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Dall'America si trasferisce in Sicilia: chi è l'artista che canta (in inglese) Rosa Balistreri

Vi raccontiamo la storia di Amanda Pascali, giovane americana che è venuta a vivere nell'Isola per studiare e tradurre i "cunti" della famosa cantastorie siciliana

Viviana Ragusa
Content writer
  • 8 agosto 2023

Amanda Pascali

Per tutti i siciliani Rosa Balistreri è il simbolo della protesta messa in atto con il potere della musica e dei testi sinceri e taglienti. Prima della celebre interprete era impensabile trovare per le strade dell’Isola una cantastorie donna. Rosa Balistreri è stata capace di cambiare le consuetudini ed è stata anche in grado di dar voce agli oppressi, ai ceti più poveri, a chiunque si rispecchiasse nei testi delle sue canzoni.

Proprio per questo, forse, sarebbe meglio non etichettarla come musicista, ma come ‘’un’attivista con la chitarra’’, come essa stessa preferiva definirsi. Grazie alla tecnologia, l’operato di Rosa Balistreri non è andato perduto in seguito alla sua morte e può essere condiviso in tutto il mondo.

È stato proprio grazie al web che una giovane americana, Amanda Pascali, ha scoperto la grande cantastorie siciliana e si è immediatamente innamorata di lei, tanto da voler intraprendere un percorso di ricerca che prevede lo studio e la traduzione in inglese dei testi di Rosa Balistreri. L’intento è quello di diffonderli in tutto il mondo, con particolare riferimento alle nuove generazioni.
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Amanda Pascali si è trasferita in Sicilia a ottobre 2022 grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi di Messina, il Ministero degli Affari Esteri italiano e il governo americano.

La borsa di studio ottenuta dall’artista (‘’Fullbright’’) è una delle più prestigiose e intende sostenere studenti e/o ricercatori che intendono svolgere attività di ricerca rilevanti in Italia o negli Stati Uniti. Molte personalità di rilievo hanno ottenuto questo finanziamento, come Umberto Eco, Margherita Hack e Carlo Rubbia.

Nello specifico, il progetto di Amanda (‘’To Sing and Recount’’, Cantare e Cuntare in siciliano) prevede uno studio sul campo per approfondire alcuni aspetti della vita di Rosa Balistreri. Solo così, infatti, è possibile comprendere pienamente il contesto in cui sono nati i testi basati su storie vere, fatte di ingiustizia sociale e oppressione.

Secondo la giovane artista, tramite la traduzione e un arrangiamento in chiave country delle canzoni di Rosa Balistreri si può ottenere una serie di brani in cui anche la popolazione statunitense possa rispecchiarsi.

Le stesse tematiche affrontate dalla cantastorie avrebbero numerosi aspetti in comune con le vite degli immigrati, dei contadini texani e degli emarginati che vivono negli Usa. Traducendo i testi di Rosa Balistreri, la ricercatrice vuole dimostrare l’attualità di queste opere e anche il loro carattere universale. In aggiunta, Amanda spera che le canzoni conquistino i cuori dei giovani, non abituati a questo genere di repertorio.

Le ragioni del progetto non stupiscono, se si pensa alle origini della famiglia della giovane americana. Anche se ha vissuto a Houston, in Texas, Amanda è nata a New York. Entrambi i genitori dell’artista sono degli immigrati che hanno scelto gli Stati Uniti come rifugio. Nello specifico, il padre, di origini italiane, è scappato dalla Romania in cerca di salvezza.

Il passato della sua famiglia ha spinto Amanda a raccontare le storie di chi ha avuto un trascorso difficile, come i suoi genitori, e viene spesso dimenticato o messo a tacere. Per questo motivo la scoperta dei brani di Rosa Balistreri è stata perl lei «un amore al primo ascolto».

Amanda ha paragonato i testi della cantastorie a una serie Netflix, che vuole raccontare senza tralasciare nessun episodio; fino ad ora, il suo esperimento si sta rivelando efficace.

L’artista americana ha solo 25 anni, ma ha già ricevuto parecchi riconoscimenti. Amanda si è esibita in diversi Paesi e nel 2021 il quotidiano Houston Chronicle l’ha eletta "migliore musicista dell’anno".

A questo si aggiunge il premio "Donna per Donna", che la cantautrice ha vinto grazie alla sua intensa esibizione a Trieste. Per l’occasione Amanda ha eseguito "The day that I die", la rivisitazione di "Quannu moru" di Rosa Balistreri.

Nell’ultimo periodo la ricercatrice sta proseguendo gli studi effettuando anche delle visite a Licata per approfondire da vicino la vita del suo idolo. In questo viaggio è sostenuta dal professore Pira dell’Università di Messina e dal marito, Addison Freeman. Anche quest’ultimo è un musicista e spesso segue Amanda nei concerti accompagnandola con il mandolino e il violino.

Gli studi della promettente artista americana sono ancora agli inizi e chissà quanti segreti dovrà ancora scoprire su Rosa Balistreri. Forse, grazie a questo progetto di ricerca, molti giovani che vivono oltreoceano potranno davvero conoscere un’artista che è rimasta nel cuore di tutti i siciliani e che ha raccontato delle storie difficili con coraggio e sincerità.
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