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Da Palermo a Sanremo, poi l'Eurovision: chi è Andrea, l'artista che "canta" con le mani

Vi raccontiamo la storia del palermitano Andrea Falanga e della sua missione speciale: in giro sui palchi più famosi per rendere la musica accessibile a tutti

  • 11 marzo 2024

Andrea Falanga

Da Palermo a Sanremo e, adesso, una tappa anche all’Eurovision Song Contest con un obiettivo: rendere la musica accessibile a tutti, abbattendo inutili barriere.

Lui è Andrea Falanga, the “Italian performer Lis”, che con i suoi segni eleganti entra nelle case degli italiani, facendo assaporare loro le canzoni (e non solo) più amate. Lo abbiamo visto, a Sanremo, “tradurre” i brani per i sordi in Lis, la lingua dei segni italiana.

«Sono nato da una famiglia udente palermitana – racconta Andrea -. Mi sono approcciato alla Lis a 12 anni. Era, ed è, un mondo magico, che ho conosciuto, inizialmente, facendo volontariato. Da lì, ho cominciato a far parte del mondo dei sordi, “strimpellando parole” con le mani».

A partire dal 2007, ha imparato le varie tecniche, volendo diventare interprete Lis professionista. Il suo obiettivo? Arrivare al Tg1. E il sogno di approdare, in Rai, effettivamente, è arrivato.
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«Nel 2012, qualcosa in me si è mosso – prosegue Falanga -. Dopo essere stato promosso con 110 e lode da un’accademia di Roma, ho capito di volere rendere la musica accessibile a tutti. Mi hanno detto che tutto può essere interpretabile. Da lì qualcosa si è acceso in me e, così, ho deciso di volere abbattere le barriere.

Mi sono allora immerso nei musical. Ho conosciuto Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Lola Ponce e Riccardo Cocciante: dal 2015 al 2017 li ho seguiti nel dietro le quinte del musical Notre Dame de Paris, e ho imparato veramente tanto».

Nel 2017, ha fondato l’associazione “Art of communication”, che ha come mission l’inclusione sociale e l’abbattimento degli stereotipi sulle disabilità: «Lo facciamo con i musical e l’arte Disney, partendo dai più piccoli dai due anni e mezzo in su – precisa l’artista -. Insegniamo loro la Lis con la musica, facendoli giocare».

Tra le colonne, che hanno aiutato Andrea nel suo percorso, ci sono i suoi familiari: la moglie e i due figli.

Tanti sacrifici e, poi, nel 2019, la chiamata di mamma Rai. Andrea, però, decide di rifiutare di partecipare ai casting: non si sente ancora pronto. Ma la fortuna bussa un’altra volta alla sua porta e, stavolta, The italian performer Lis è pronto.

«Ho ricevuto un’altra chiamata dalla Rai, nel dicembre 2021, e mi si chiedeva di essere performer, coordinatore e consulente artistico per Rai Accessibilità – racconta Andrea -. Ho accettato l’incarico e, ad oggi, mi trovo ad avere gestito questo gruppo prima di 10 persone, tra sordi e udenti, poi 14 e, adesso, 17».

Adesso, rivedremo Falanga, a maggio, all’Eurovision Song Contest per fare la guida della consulenza artistica della lingua dei segni, dove tutte le canzoni verranno tradotte in Lis e segnato internazionale. Ma non è finita di certo qui: tornato in Italia, Andrea approderà allo Zecchino d’oro, dove lavorerà con i piccoli talenti del coro dell’Antoniano.

«Dico a tutti di credere nei sogni –conclude Andrea -. Fate le cose che volete fare e, soprattutto, formatevi continuamente, perché chi non si forma, si ferma. Scegliete voi cosa fare. La cosa più bella è scegliere».
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