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Da Palermo a Monaco danzando sulle punte: Sara, 19 anni e una storia (che fa sognare)

Una consapevolezza che forse non ti aspetti da una ragazza che non ha neanche vent’anni e sta per conseguire il diploma, inseguendo il suo sogno. La sua storia

Sara Abello
Giornalista
  • 6 giugno 2024

Sara Battello

Dritta dritta verso Monaco di Baviera a passo di danza, questo il futuro di Sara Battello, ballerina palermitana diciannovenne, selezionata dalla prestigiosa Iwanson International School of Contemporary Dance di Monaco, in Germania.

Un bagaglio, quello che porterà con sé, pieno di ambizioni e speranza, ma anche gratitudine verso la famiglia e il maestro Marcello Carini, suo pigmalione e direttore artistico dell’Ensemble Company 2.0 Asd di Palermo, dove Sara studia dal 2019.

Una consapevolezza che forse non ti aspetti da una ragazza che non ha neanche vent’anni e sta per conseguire il diploma, studia infatti al liceo coreutico con un indirizzo caratterizzato proprio dalla componente di danza classica e contemporanea. E un caratterino il suo, tipico di chi non si lascia di certo intimidire dall’ignoto di questa nuova esperienza.

Del resto la danza è anche sacrificio, e lo sa bene Sara, che ha iniziato quando aveva appena sette anni, con un primo approccio esclusivo a quella classica e poi, un paio di anni dopo, anche alla contemporanea che oggi rappresenta tutta la sua vita.
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Per cui a superare qualche difficoltà è abituata. La sua è una storia che fa sognare, con protagoniste costanza e perseveranza, insieme a tanti sforzi che oggi vengono ripagati con la realizzazione proprio di quel sogno.

Grazie al suo grande sostenitore, il maestro Marcello Carini, dopo svariati spettacoli e audizioni, Sara si è trovata a poter scegliere addirittura tra due differenti mete per il suo futuro formativo e professionale: Copenaghen e Monaco di Baviera, sulla quale è ricaduta la sua preferenza, per via di quell’ambiente accogliente sia dal punto di vista umano che lavorativo di questa istituzione scolastica.

Non sarà facile trovare una sistemazione e già subito dopo il diploma, insieme a mamma Aurelia e a papà Maurizio, Sara partirà alla volta di un’avventura che le auguriamo possa essere sorprendentemente bella e preziosa per il futuro.

Già da tempo questa piccola grande donna puntava ad una realtà più internazionale, avvantaggiata anche dalla padronanza della lingua inglese. Allenamenti costanti dal lunedì al sabato per lei, al mattino a scuola e il pomeriggio col maestro Carini: una vita dedita alla danza con poco tempo da dedicare alle distrazioni tipiche di quell’età.

«Bisogna saper conciliare i vari impegni - mi racconta Sara - Sin da piccola sono stata affascinata da quest’arte e poi, la pratica costante ha fatto crescere in me l’amore e il desiderio di dare una connotazione professionale a quel percorso».

Spettacoli, audizioni e poi la possibilità di frequentare per tre anni questa scuola di danza contemporanea che dà spazio alla base classica e offre anche lo studio della danza jazz, alla quale Sara si avvicinerà per la prima volta, così da raggiungere una formazione ancora più completa.

Al termine del percorso di studi potrà perfezionarsi attraverso la frequentazione di un master intensivo di un anno, ma intanto otterrà un’attestazione che le permetterà di entrare a far parte di una delle compagnie di danza presenti in Germania che avrà avuto modo di conoscere durante il percorso di studi grazie a periodici workshop.

Molteplici incontri con l’obiettivo di spingere i ragazzi ad un networking in autonomia che gli con- senta di individuare la realtà che più di altre gli si possa adattare.

Certamente una grande opportunità all’estero per Sara, l’unica palermitana selezionata. Per nulla preoccupata di questo nuovo inizio tra "simili", che con lei condividono la quotidianità focalizzata sull’antica arte della danza, Sara è anzi impaziente di intraprendere un percorso che da tempo attendeva: «Per ottenere ciò che si vuole bisogna mettersi in gioco - ribadisce Sara - e anche se qui lascio i miei genitori, mia sorella Giulia di due anni più piccola, e tanti amici, penso che con i moderni mezzi, le intese e i legami veri si possano solo consolidare nonostante la distanza».

Ve lo anticipavo che questa danzatrice moderna è una ragazza con la mente quasi fuori dal suo tempo e di certo dalla sua età, abituata com’è a quell’insegnamento del suo maestro per cui rigore, passione e formazione camminano paralleli, a riprova di come i giovani siano la più grande risorsa.

Cosa augurare a Sara?! Se i sogni son desideri di felicità, così come canticchiava una certa Cindy sporca di cenere, l’auspicio migliore è che possa davvero veder concretizzare ognuno dei sogni che custodisce nel suo scrigno dei desideri perché, dopo così tanto impegno, forse davvero arriverà lassù in cima.
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