STORIE
Da New York a una vita "lenta" che le ha cambiato l'anima: storia di Elisa, ragazza alla pari a Salina
Elisa Bono, 24enne newyorkese, è arrivata in Italia prima del lockdown. Da Firenze, dove è rimasta un paio di settimane, non potendo fare rientro negli Usa è arrivata nell'isola
Elisa Bono
È stato così per Elisa Bono, 24 anni, che dalla sua città, New York (con evidenti origini italiane), è arrivata in Italia e adesso vive, stabilmente, a Salina, la perla delle isole Eolie.
Molto attiva sui canali social, dove posta dei video che trasmettono tutto l’entusiasmo di questa nuova rotta che l’ha portata nel Bel Paese, Elisa come prima tappa è arrivata a Firenze.
«Lì dovevo rimanere un paio di settimane e poi fare rientro a casa ma a causa del primo lockdown hanno cancellato il mio volo e sono stata costretta, dalle circostanze, a rimanere in Italia».
Da New York Elisa era andata via proprio a causa della pandemia: «Lì c’era pericolo di contagio ad ogni angolo, non c’era lavoro e la situazione era invivibile per me; così ho scelto l’Italia per cambiare aria».
Cercando su internet e sui canali social ha trovato la richiesta, per una ragazza alla pari, proveniente da una famiglia dell'isola di Salina.
Dalla vita alla Grande Mela a quella su un'isola del Mediterraneo certo la differenza c'è ma Elisa è completamente entusiasta, e non le mancano di certo i grattacieli e i ritmi frenetici oltre oceano.
«Non avevo mai visto - dice - dei delfini nuotare liberi, li ho sempre guardati da dietro un vetro dentro gli acquari. Qui è tutto una meraviglia».
Non solo natura e tranquillità ma anche opportunità di lavoro si sono presentate alla giovane.
«A Salina accudisco una fantastica bambina per otto ore al giorno e, dopo, gestisco i canali social di diverse aziende in remoto».
E tutto questo da una postazione privilegiata: il faro dell’isola, con il panorama che include davanti Lipari e, più in là, anche l’isola vulcanica di Stromboli.
«Mi sento già molto cambiata da quando vivo qui - dice - nell'anima. Ero una ragazza normale di città, uscivo con gli amici a fare gli aperitivi fino a tarda notte, la vita normale dei giovani; ma qui vivo una tranquillità che mi da molto di più, scrivo e lavoro conducendo una vita più lenta.
Qui sono fisicamente da sola, lontana dalla mia famiglia, ma voglio rimanere, sto molto bene».
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