LIFESTYLE
Cose da fare per la Festa della Donna a Palermo (se non ami la festa della donna)
Fuori dagli stereotipi (e dai ristoranti): musei, teatri e associazioni organizzano eventi di interesse generale ma legati al tema della figura della donna, dalla storia alla scienza
Un frame di "Libere, disobbedienti, innamorate" di Maysaloun Hamoud
Di certo riescono il più delle volte a renderla indimenticabilmente stereotipata: la Giornata Internazionale della Donna è diventata una cosa "da femmine", un'occasione di divertimento fine a sé stessa, vuota e insulsa.
Come se al "gentil sesso" (infelice definizione) servisse un appuntamento fisso all'anno per celebrare il proprio status di donna.
Per fortuna prende sempre più piede una controtendenza che ben si discosta dalle cene a tema e dai soliti teatrini imbastiti ad hoc per quelle due, tre ore di presunta "libertà" a dispetto di una vita che - parrebbe - tanto noiosa e monotona.
In primis, come ogni otto marzo, in tutto il mondo le donne si uniscono per gridare all'unisono "Non una di meno!".
Collettivo di nascita argentina che ha in Italia (e a Palermo) i suoi nuclei terroriali ma anche grido e fiera bandiera di quello che è l'ormai partecipatissimo sciopero globale transfemminista contro le discriminazioni, il razzismo, le violenze, la gerarchizzazione dei ruoli e a favore dei diritti delle donne e di tutti. A Palermo l'appuntamento è in piazza Politeama alle 17.
Come fanno oggi, ad esempio, le cinque protagoniste dell'incontro organizzato da BCsicilia Bagheria al Museo Guttuso alle 16.30: Valeria Cangelosi, primo dirigente pilota Polizia di Stato, Serena Cascino, docente di Scienze della Navigazione, Annalisa Ciavolino, controllore di volo, Nadia Pedrazzi, commissario capo tecnico Polizia di Stato, Gaia Villani, ex primo Ufficiale Alitalia sono punte di diamante del mondo dell'aeronautica italiana.
Si parla di donne e archeologia, invece, al Museo Salinas che - grazie al contributo di CoopCulture - trasforma la Giornata della Donna in due giorni di incontro, dibattito e riflessione (scopri orari e informazioni).
Il tema sono i grandi nomi dell'archeologia "al femminile" e le prospettive future di questo sterminato campo del sapere e della ricerca, ponendo l'attenzione non solo sulle difficoltà e le discriminazioni di genere, ma soprattutto sulla determinazione, l'intelligenza e la forza con cui tante donne, nonostante tutto, hanno saputo lasciare la propria fondamentale impronta nel mondo dell'archeologia.
Donne che hanno fatto la differenza, donne che ancora oggi vogliono lasciare il segno, e lo fanno anche in modi più silenziosi ma non per questo meno efficaci.
Le donne possono essere "Libere, disobbedienti, innamorate" come le protagoniste dell'omonimo film di Maysaloun Hamoud (proiettato da Miscelarti alle 21).
Un incontro, cui segue un dibattito aperto, realizzato in collaborazione con l'associazione Apeiron, per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche tanto quanto le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.
Anche il mondo dell'arte guarda alle donne con occhi nuovi, e l'otto marzo può essere un'occasione per godere del racconto del collettivo Tv_Movement che porta in scena #Masterpiece (al Teatro Ditirammu il suo alle 21).
Lo spettacolo è un mix di narrazioni, lettere, storie di autori vari, miti, fantasie e sogni in una prospettiva che considera non solo le differenze biologiche ma in particolare la forza femminile in ambito sociale, nelle relazioni, le differenze e il ruolo, le responsabilità, le opportunità, le necessità e i vincoli dell’essere donna, in passato come oggi.
Utimo, ma non per importanza, l'appuntamento organizzato dal Centro Amazzone che punta i riflettori sulla salute e la prevenzione.
Per questo per tutta la giornata (su appuntamento) si potranno effettuare delle visite senologiche gratuite, perchè una diagnosi tempestiva non solo dà maggiori garanzie in termini di guarigione completa, ma permette anche di operare interventi quanto più possibile conservativi senza sensibili danni estetici, a beneficio della femminilità delle pazienti.
Arriva, infine, l'iniziativa della Regione Siciliana: l'otto marzo tutti i siti culturali dell'Isola saranno aperti gratuitamente per tutte le donne e per l'occasione saranno organizzati eventi, mostre e incontri a tema dedicati all'universo femminile, «parlando di donne sotto la lente dell'arte in questo particolare momento di recrudescenza del fenomeno della violenza» e per «dare senso e visibilità all’apporto della cultura per vincere una battaglia che deve vedere tutti i siciliani partecipi e protagonisti» come afferma l'assessore alla Cultura Sebastiano Tusa.
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