CULTURA
Cose che vediamo ogni giorno ma di cui non conosciamo la vera storia: il Nautoscopio
Progettato da una squadra di ingegneri, nasce come osservatorio abitabile di Palermo: guardare il mare e le navi in transito, osservare l'orizzonte e sognare il mondo
Il Nautoscopio
Più conosciuto probabilmente come suggestivo luogo di aperitivo sul mare, il Nautoscopio in realtà nasce dalla voglia della Nautoscopio Srl - società concessionaria dell’area in cui risiede l’opera - di investire sulla città di Palermo nel tentativo di rendere giustizia alle sue infinite potenzialità.
«Quando abbiamo iniziato con i lavori di pulizia dell’area - racconta Giovanni Polizzi, amministratore delegato della società - a causa degli eccessivi rifiuti, la spiaggia nemmeno si intravedeva, ma tra una carcassa di un’auto o di un motore ed un’altra alla fine ce l’abbiamo fatta».
Il progetto che fin dall’inizio si é autofinanziato é il risultato dell’olio di gomito e della buona volontà (mista alla tanta pazienza) di chi nella nostra Palermo per una volta ci ha visto giusto.
Progettato da una squadra di ingegneri ad hoc, il Nautoscopio nasce quindi come base osservatorio abitabile: ruota attorno all’albero di un veliero e si solleva attorno ad esso fino a 20 metri sul mare, con la sola forza delle braccia, spalancando una meravigliosa vista sul mondo.
«Fino a non molto tempo fa - continua - permettevano anche di salire sulla base dell’osservatorio per dare modo a chiunque di visitarla dall’interno».
Ma oggi le visite guidate sono state sospese nell’attesa di un permesso, questioni burocratiche ma, a detta dello stesso Giovanni, presto riprenderanno sicuramente.
Molti non sanno che in realtà il Nautoscopio ha anche un lato artistico-culturale. Ogni anno infatti si tiene il Nautoscopio Arte, una rassegna di eventi che spazia dalla presentazione di libri, ad esibizioni musicali di artisti emergenti locali e non, il tutto sotto l’occhio vigile del direttore artistico Tiziano di Cara.
«Palermo, un po’ per tutti, é sia amore che odio - conclude Giovanni - Solo oggi dopo tanto sudore e sacrifici possiamo dire che il Nautoscopio é una scommessa vinta perché questo luogo e la sua spiaggia ritrovata ormai é diventato un vero punto di riferimento non solo per i palermitani ma anche per i turisti».
«Capisco che di questi tempi non é per nulla facile suggerire ad un giovane di non andare via da qui, ma é vero anche che se questa meravigliosa terra si spopola si perdono tante occasioni di sfruttarne le infinite potenzialità».
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