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Coronavirus e mascherine fai da te: ecco la classifica dei materiali migliori da utilizzare

Sull'uso delle mascherine anti Coronavirus regna il caos. Facciamo chiarezza con un elenco di materiali di uso quotidiano per crearle in casa ed avere una buona efficacia

Balarm
La redazione
  • 28 aprile 2020

Mascherine chirurgiche

Da quando è iniziato lo stato di emergenza sanitario connesso all'infezione da Coronavirus, è diventato obbligatorio l'utilizzo di mascherine protettive, tanto che sul web è esploso un numero esorbitante di tutorial per crearle in casa. Ma sono sicure e quanto filtrano?

Nel nuovo DPCM del 26 aprile, appena firmato dal premier Conte, secondo quanto descritto nell’articolo 3, è specificato che «Per la popolazione generale potranno essere utilizzate, in alternativa alle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».

L'utilizzo di mascherine, dunque, insieme al distanziamento sociale, è obbligatorio e minimizza i rischi di contagio in ogni circostanza, sia sui mezzi di trasporto che per strada.
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Per dare ai consumatori indicazioni utili, negli Usa diverse aziende stanno studiando e sottoponendo a prove di efficienza filtrante, materiali di uso quotidiano. Ecco un elenco degli ultimi risultati dei test secondo il New York Times e in ordine di miglior efficacia.

Panni di carta e asciugatutto
In molti casi i panni di carta monouso vengono utilizzati da tante persone per fabbricarsi una mascherina oppure inserite all'interno di un qualsiasi altro dispositivo di protezione come terzo strato.

Nel test effettuato da Smart Air, l'azienda che produce depuratori d'aria e che ha guadagnato un grosso seguito online per un blog sulle mascherine, i panni di carta (a due strati) hanno filtrato il 96% di particelle grandi (droplets) e il 33% di particelle piccole (aerosol), garantendo dunque un ottimo risultato.

Federe e lenzuola
Smart Air ha testato anche lenzuola 100% cotone, con trama a 120 fili, e ha trovato un potere filtrante del 90% per particelle grandi (droplets) e al 24% per particelle piccole (aerosol).

Gli scienziati del Missouri hanno provato che quattro strati di federa per cuscino a 600 fili hanno raggiunto la stessa protezione di una mascherina chirurgica.

Tessuto da cucito in cotone
Una mascherina a due strati di flanella e cotone, testata nello studio di Wake Forest Baptist, ha ottenuto la stessa efficacia di una mascherina chirurgica. In generale, il tessuto di cotone ad alto numero di fili, ottiene un ottimo risultato.

Jeans e tela
Nel rapporto di Smart Air, anche jeans e tela hanno filtrato oltre il 90% di particelle grandi e circa un terzo di particelle piccole. Anche questo materiale risulta ottimo come protezione dal virus.

Magliette
Le magliette in cotone sono di gran lunga il più popolare tessuto per mascherine fai da te, ma non sono composte tutte dallo stesso materiale. Una maglietta pesante infatti sarà più efficace di una leggera.

Alla Virginia Tech, un singolo strato di una vecchia maglietta di cotone catturava il 20% di aerosol e il 50% di droplets. Nel test Smart Air, due strati di maglietta hanno catturato invece il 77% di droplets e il 15% di aerosol.

Strofinacci
Anche sugli strofinacci da cucina la Smart Air ha scoperto che si ha una buona efficacia filtrante sulle particelle più grandi e il 48% delle particelle piccole.

Imbottiture per reggiseno
La forma arrotondata delle imbottiture dei reggiseni può assomigliare a una mascherina, motivo per cui alcune persone li trasformano in dispositivi di protezione per il viso.

Smart Air ha infatti testato un reggiseno in "mussola e spugna" che ha trattenuto il 76% di droplets (goccioline grandi) e il 14% di particelle piccole (aerosol).

Borse riciclabili
Le borse in polipropilene hanno filtrato il 73% di droplets e l'11% di aerosol.

Sciarpe e bandane
La maggior parte delle bandane sono realizzate in cotone molto leggero e, anche se ripiegate quattro volte, non offrono molta protezione. Nei test Smart Air, sia i diversi materiali delle sciarpe che delle bandane non offrono un buon risultato.

Panni per pavimenti usa e getta
Smart Air ha testato un panno per pavimenti monouso sottile che filtrava solo il 7% di piccole particelle.

Filtri dell'aria e sacchetti da aspirapolvere
Gli scienziati hanno cercato di trovare materiali alternativi efficaci provando i filtri dell'aria e testando i sacchetti HEPA (quelli delle aspirapolveri). Entrambi possono funzionare abbastanza bene, ma hanno aspetti negativi significativi.

I filtri dell'aria, solitamente di metallo, se tagliati possono rilasciare fibre che sono pericolose da inalare. I sacchetti HEPA sono buoni come filtri ma non traspiranti.
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