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Conosciuta come la "signora dei presepi": Palermo dice addio ad Angela Tripi

Aveva 83 anni. Con le sue opere in tessuto e terracotta, ha portato l'antica tradizione presepiale palermitana in giro per il mondo, dalla Spagna a New York

Anna Sampino
Giornalista
  • 23 ottobre 2024

Angela Tripi

In giro per il mondo era conosciuta come la "signora dei presepi di Palermo". Addio ad Angela Tripi, 83 anni, celebre presepista che ha reso famoso l'artigianato siciliano all'estero.

Nel suo laboratorio artigianale, di corso Vittorio Emanuele, nel cuore del Cassaro Angela Tripi creava vere e proprie opere d'arte, alcune delle quali sono oggi conservate in alcuni musei, come quello della Fondazione Diaz di Mollina, in Spagna.

Diplomata ragioniera, ha sempre saputo di essere un'artista e non una contabile. A cambiarle la vita è il matrimonio con il "suo" Damiano, che crede in lei e nella sua arte tanto da realizzare il suo sogno.

Insieme, mano nella mano, per tutta la vita portano avanti quel laboratorio artistico dove danno vita alle loro "creature in stoffa e terracotta". Pastori, angeli, i Re Magi e, naturalmente, la Natività. Statuine artistiche che rappresentano una panoramica affascinante nel mondo dei costumi antichi.
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Piccole opere che Angela Tripi porta in giro per il mondo, riscuotendo un grande successo di pubblico: Spagna, Germania, Austria, Giappone e America. Anche perchè le sue statuette sono diverse da tutte le altre.

Appassionata di arte antica, Tripi riprende e rielabora la tecnica settecentesca di Giovanni Matera, utilizzando non solo terracotta e ceramica ma anche stoffe e tessuti.

Ancora oggi i turisti si fermano davanti alle vetrine del suo laboratorio e ammirano le sue creazioni come se fossero davanti alle teche di un museo.

«Come artigiana e artista nostra mamma ha donato tanto a Palermo, portando il nome della città in giro per il mondo con le sue statuine». La ricordano i figli che oggi portano avanti la sua attività.

I funerali si svolgono domani mattina, giovedì 24 ottobre, alle ore 10.00 nella Chiesa della Madonna dei Rimedi in piazza Indipendenza.
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