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Concorso per 791 posti al Ministero della Giustizia: figure, requisiti e come candidarsi

Nuove assunzioni a tempo indeterminato al Ministero della Giustizia. Pubblicato il bando di concorso: nell'articolo tutti i dettagli su requisiti e come partecipare

Balarm
La redazione
  • 17 gennaio 2023

Concorso per 791 posti al Ministero della Giustizia. La Presidenza del Consiglio dei ministri ha bandito, tramite la Commissione Ripam, una selezione pubblica, per titoli ed esami, per 791 posti di lavoro a tempo determinato al Ministero della giustizia, nei ruoli di funzionari. Titolo di studio richiesto: la laurea. Nell'articolo i dettagli sulle figure richieste e i requisiti necessari e le modalità di presentazione delle candidature.

I posti a bando
In particolare, i 791 posti messi a bando sono così suddivisi: 360 funzionari della professionalità pedagogica, da assegnare al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità; 413 funzionari della professionalità di servizio sociale, da assegnare al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità; e 18 conservatori, da assegnare all’Ufficio centrale archivi notarili.

I requisiti
Oltre ai requisiti generici - come la cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea, maggiore età, eccetera -, sono richiesti requisiti specifici come il titolo di studio richiesto, che varia in base ai singoli profili professionali. Ecco nel dettaglio:
  • Per funzionario della professionalità pedagogica occorre uno dei seguenti titoli: laurea in Scienze dell’educazione e della formazione o titolo equiparato; la laurea magistrale in Programmazione e gestione dei servizi educativi; la laurea magistrale in Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua; la laurea magistrale in Scienze pedagogiche; la laurea magistrale in Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education o titoli equiparati.
  • Per funzionario della professionalità di servizio sociale: laurea in Servizio sociale o titolo equiparato oppure diploma universitario in servizio sociale o diploma di assistente sociale e in aggiunta l'abilitazione all’esercizio della professione di assistente sociale e iscrizione all’albo professionale degli assistenti sociali. Ancora, laurea magistrale: in Servizio sociale e politiche sociali o titoli equiparati e in aggiunta l'abilitazione all’esercizio della professione di assistente sociale e iscrizione all’albo professionale degli assistenti sociali.
  • Per conservatore serve la laurea in Giurisprudenza o diploma di laurea in Giurisprudenza, senza equipollenti.
Ai volontari delle Forze Armate è riservata la percentuale del 30% dei posti, computata sui posti previsti per ogni singolo codice concorso.
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Per maggiori dettagli sui requisiti specifici vi consigliamo di leggere attentamente il bando di concorso.

Le prove
Il concorso pubblico consiste in due prove, una scritta e una orale. La prima, da svolgersi esclusivamente mediante strumenti informatici e piattaforme digitali, anche in sedi decentrate e anche con più sessioni consecutive non contestuali. La prova orale, invece, potrà essere svolta in videoconferenza e sarà riservata ai candidati che avranno superato la prova scritta. Verranno infine valutati i titoli posseduti.

Come candidarsi
La presentazione della domanda di partecipazione al concorso può avvenire solo per via telematica, entro il 13 febbraio, autenticandosi con Spid, Cie, Cne e Idas, mediante la compilazione del format di candidatura sul Portale “inPA”, previa registrazione sullo stesso Portale. La partecipazione al concorso comporta anche il versamento della quota di 10 euro.
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