CRONACA
Come rinnovare l'Isee 2025 a Palermo: i numeri utili e dove sbrigare le pratiche
Dal 7 gennaio è possibile rinnovare l'attestazione del reddito obbligatorio per i percettori dell'assegno unico e per le forme di sostegno al reddito. Come farlo
foto pixbay
Il rinnovo è obbligatorio per i percettori dell'assegno unico e delle forme di sostegno al reddito (ADI E SFL).
Ecco qual è la documentazione necessaria.
Dati anagrafici
Per sbrigare le pratiche è necessario munirsi del codice fiscale e del documento d’identità in corso di validità del dichiarante nonchè di tutti i componenti del nucleo familiare.
Redditi relativi all’anno 2023
Inoltre occorre essere muniti del modello 730 o del modello Redditi Persone Fisiche per ciascun componente della famiglia. Inoltre si deve portare la Certificazione Unica (CU) per lavoratori dipendenti e pensionati (in alternativa al 730 o modello redditi). Altre certificazioni per redditi percepiti, come compensi occasionali o assegni di mantenimento.
Si tratta degli estratti conto bancari e postali con saldo finale e giacenza media al 31/12/2023. La documentazione su investimenti finanziari come titoli di stato, obbligazioni, azioni e polizze assicurative con indicati saldo o premi riscattabili al 31/12/2023.
Patrimonio immobiliare al 31 dicembre 2023
Comprende le visure catastali o atti notarili per immobili posseduti, anche all’estero.
Certificazione del debito residuo al 31/12/2023 residua dei mutui. Veicoli e imbarcazioni
Occorre fornire anche le targhe dei veicoli (auto, moto…) con cilindrata pari o superiore a 500 cc alla data di presentazione dell’ISEE.
Altri documenti
Necessario portare anche il contratto di locazione registrato o ricevuta di registrazione, se in affitto. Certificato di disabilità o non autosufficienza se pertinente. Eventuali Redditi 2023 non dichiarati in dichiarazione dei redditi (Borse di studio, trattamenti assistenziali, redditi esenti…).
Titolari di partita IVA - Nel caso di lavoratori autonomi e società, è richiesto il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti al 31/12/2023 (solitamente si richiede al proprio commercialista). Per i titolari di partita IVA forfettaria non è richiesto.
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