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Chi riempie cisterne e chi solo bacinelle e bidoni: così Palermo "sfida" la siccità

Abbiamo fatto un giro tra i vari quartieri per vedere come i palermitani si preparano ad affrontare il razionamento dell'acqua, che prende il via giorno 7

  • 5 ottobre 2024

L’acqua a Palermo torna ad essere razionata. A partire dal 7 ottobre, infatti, saranno diversi i quartieri della città (per lo più in periferia) che rimarranno a secco per un giorno alla settimana, in base al calendario reso pubblico da Amap nei giorni scorsi sul sito ufficiale dell’azienda.

Il provvedimento, che ricordiamo è sperimentale e che potrà subire delle variazioni al fine di minimizzare i disagi per gli utenti, non ha, tuttavia, tardato a creare disagi tra i cittadini.

Dalla riattivazione di cisterne all’Arenella alla corsa all’acquisto di serbatoi nella zona Oreto o al riempimento di pentole e bidoni allo Zen. E, ancora, a Borgo Nuovo, dove alcune abitazioni sono prive di grandi recipienti, ecco come i vari distretti (e cittadini) stanno vivendo l’interruzione idrica.

«C’è chi ha riattivato le cisterne per le riserve idriche e chi ne sta installando di nuove – racconta il consigliere comunale, Leopoldo Piampiano, con riferimento alle zone di Arenella e Vergine Maria -. Non tutti, però, riusciranno a dotarsi di una riserva per via delle condizioni logistiche e per la mancanza di spazi. Pensiamo alle abitazioni al pianoterra, per esempio, che avranno grosse difficoltà perché non hanno dove installare le cisterne. Ci saranno, sicuramente, dei disagi. Occorre cercare, quindi, di utilizzare, con parsimonia, la riserva idrica e superare la sospensione di un giorno a settimana».
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Nel quartiere Zen, invece, è corsa all’acquisto di bidoni di plastica dove riempire l’acqua: «Quasi tutti i cittadini del quartiere, in questi giorni, hanno cominciato a riempire piccoli recipienti, così da potere avere l’acqua il giorno in cui mancherà – racconta Paolo Di Lorenzo, attivista e abitante del quartiere Zen - . Tutto, ovviamente, dipende da casa a casa: allo Zen 1, per esempio, sopra alcune terrazze, ci sono delle cisterne e, in quel caso, sarà il condominio a decidere come razionare l’acqua, ma chi ne è sprovvisto è corso all’acquisto dei bidoni.

Le case, allo Zen, inoltre, sono spesso piccole e non ci sono spazi per grandi recipienti da tenere in casa. Alcuni abitanti del quartiere, infatti, useranno delle bottiglie di plastica per avere una riserva idrica, proprio perché, nelle loro case, anche un piccolo bidone di 10/15 litri sarebbe ingombrate».

I cittadini dello Zen, però, vogliono anche adottare alcuni accorgimenti per risparmiare l’acqua: c’è chi riempie le pentole, così da avere una risorsa idrica per potere cucinare la pasta il giorno dopo e non sprecare l’acqua del bidoncino, e c’è anche chi decide di raccogliere l’acqua utilizzata e di gettarla nello sciacquone: zero sprechi.

Nel quartiere Borgo Nuovo, invece, molti rivivono l’incubo degli anni ’80: «Era la fine di quel periodo quando, tristemente, nelle principali piazze del quartiere, si ergevano questi grandi silos che contenevano l’acqua che avrebbe poi dovuto essere utile per riempire le case della zona – racconta la consigliera comunale, Sabrina Figuccia -.

Oggi, stiamo assistendo ad un fenomeno che ci auguriamo non diventi di quelle proporzioni. Il presidente di Amap, Alessandro Di Martino, ci ha rassicurato, dicendo che si tratta di un progetto sperimentale che durerà meno di un mese e che ci permetterà di capire quanto tempo dovremmo stare senza acqua.

Chiaramente, siamo qui per monitorare lo stato di razionamento anche perché alcune case di Borgo Nuovo non sono provviste di cisterne. Ecco perché, dopo questo mese di sperimentazione, prenderemo dei provvedimenti affinché i cittadini non restino senza acqua, che ricordiamo è un bene primario ed essenziale».

Nella zona Oreto/Bonagia, poi, alcuni cittadini sono corsi ad acquistare dei serbatoi: «Il disagio vero e proprio non è stato ancora avvertito – spiega il consigliere comunale Antonino Randazzo -. Qualche cittadino, però, è preoccupato. È una grande emergenza quella che ci troviamo ad affrontare.

È mancata, nel tempo, la pianificazione e la programmazione. Prendiamo, per esempio, il tema degli invasi sui quali non è mai stata fatto un collaudo. La somma di questi fattori ha portato a questa crisi che rischia di durare per tanto tempo».

Intanto, nei giorni scorsi, l'Amap ha reso disponibile, sul sito internet dell’azienda, una mappa interattiva che permette ai cittadini di verificare se il proprio quartiere dal 7 ottobre sarà sottoposto al razionamento idrico.

Leggere la mappa è molto semplice: su ogni area coinvolta ci sono dei colori diversi, come il rosso, il giallo, il blu e il verde. Le zone colorate di rosso saranno prive d'acqua il lunedì, quelle di giallo il martedì, quelle in blu il mercoledì e quelle in verde, infine, il giovedì. Sempre a partire dalle 8.00 per 24 ore. (In un nostro articolo i dettagli del calendario nelle varie zone della città).
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