"Cari africani, benvenuti a casa vostra": il video di un siciliano che tocca le corde dell'anima
L'attore siciliano Alessio Piazza, con un testo che tocca le corde dell'anima, condivide un messaggio contro la discriminazione. Una denuncia tra passato e presente
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È l'attore siciliano Alessio Piazza a metterci la faccia nel video che vi proponiamo, pubblicato dal canale "This is racism".
«Da politico ho inventato la "cooperativa dell'accoglienza" perché noi italiani non vogliamo speculare su di voi, come hanno fatto su di noi.
Per voi viaggiare è come il ritmo, ce lo avete nel sangue... solo che voi con questa mania della migrazione l'avete lasciata sola soletta la vostra terra, per questo se la sono fatta tutti».
Arroccato su uno scoglio - uno fra i tanti che, per chi arriva dalle sponde dell'Africa, su quei barconi fatiscenti, appare come la terra promessa per la salvezza - in un italiano misto a dialetto (che sempre rende più forte il messaggio veicolato), Piazza vuole rappresentare gli italiani che si dissociano dalle politiche, quelle vere, contro la discriminazine e la "mancata" accoglienza.
Apparente ironia che racconta la vergogna di vedere, troppo frequentemente, atti di discriminazione da parte di qualche italiano che ancora non ha capito che esiste una sola razza: quella umana.
«Ve lo posso dare un consiglio? - conclude Piazza - Imparate a nuotare, che magari quelli giusti per cambiare le cose siete proprio voi».
Il testo è scritto da Matilde Castagna, Francesco Imperato (che ne ha curato pure la regia) e Matteo Liuzzi.
«Da politico ho inventato la "cooperativa dell'accoglienza" perché noi italiani non vogliamo speculare su di voi, come hanno fatto su di noi.
Per voi viaggiare è come il ritmo, ce lo avete nel sangue... solo che voi con questa mania della migrazione l'avete lasciata sola soletta la vostra terra, per questo se la sono fatta tutti».
Arroccato su uno scoglio - uno fra i tanti che, per chi arriva dalle sponde dell'Africa, su quei barconi fatiscenti, appare come la terra promessa per la salvezza - in un italiano misto a dialetto (che sempre rende più forte il messaggio veicolato), Piazza vuole rappresentare gli italiani che si dissociano dalle politiche, quelle vere, contro la discriminazine e la "mancata" accoglienza.
Apparente ironia che racconta la vergogna di vedere, troppo frequentemente, atti di discriminazione da parte di qualche italiano che ancora non ha capito che esiste una sola razza: quella umana.
«Ve lo posso dare un consiglio? - conclude Piazza - Imparate a nuotare, che magari quelli giusti per cambiare le cose siete proprio voi».
Il testo è scritto da Matilde Castagna, Francesco Imperato (che ne ha curato pure la regia) e Matteo Liuzzi.
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