Cambia (ancora) la giunta regionale in Sicilia: Di Mauro lascia, chi c'è al suo posto
L'assessore all'Energia presenta le sue dimissioni, che erano nell'aria già da tempo, e va a ricoprire un ruolo di prestigio all'Ars. Ma la poltrona resta all'Mpa

L'ex assessore regionale all'Energia Roberto Di Mauro
È il quinto assessore che cambia dal primo vagito della giunta regionale guidata dal presidente Renato Schifani e ci si chiede se sarà l'ultimo. Questa volta tocca a Roberto Di Mauro, agrigentino, titolare della complessa delega all'Energia e ai rifiuti, che lascia la poltrona al 40enne Francesco Colianni, ex vicesindaco di Enna.
In soli due anni e mezzo al governo si sono alternati Alessandro Dagnino al posto di Marco Falcone all'Economia, Giusi Savarino per Elena Pagana all'assessorato Territorio e Ambiente, Salvatore Barbagallo al posto di Luca Sammartino all'Agricoltura, Daniela Faraoni al posto di Giovanna Volo alla Sanità.
Tornando all'assessorato regionale all'Energia resta quindi in quota Mpa con il leader Raffaele Lombardo che in un'intervista a Repubblica spiega come i giochi fossero fatti da tempo e che la decisione di Di Mauro di cedere il passo fosse nei patti fin dall'inizio.
Di Mauro, infatti, riferisce Lombardo, adesso va a ricoprire il «ruolo di prestigio» che desiderava all'inzio ovvero quello di capogruppo dell’Mpa all'Ars che potrebbe a stretto giro trasformarsi in “Grande Sicilia” con l'adesione di uno dei tre moschettieri del congresso di Enna, Gianfranco Micciché, al gruppo Misto.
Si scrive dunque così la parola fine sull'avventura di Di Mauro all'assessorato all'Energia e ai Rifiuti, un ambito non semplice da gestire soprattutto sotto il fuoco incrociato delle critiche giunta anche dal presidente Schifani.
Lunedì potrebbe essere il giorno giusto per l’ufficializzazione di una nomina su cui restano pochi dubbi.
In soli due anni e mezzo al governo si sono alternati Alessandro Dagnino al posto di Marco Falcone all'Economia, Giusi Savarino per Elena Pagana all'assessorato Territorio e Ambiente, Salvatore Barbagallo al posto di Luca Sammartino all'Agricoltura, Daniela Faraoni al posto di Giovanna Volo alla Sanità.
Tornando all'assessorato regionale all'Energia resta quindi in quota Mpa con il leader Raffaele Lombardo che in un'intervista a Repubblica spiega come i giochi fossero fatti da tempo e che la decisione di Di Mauro di cedere il passo fosse nei patti fin dall'inizio.
Di Mauro, infatti, riferisce Lombardo, adesso va a ricoprire il «ruolo di prestigio» che desiderava all'inzio ovvero quello di capogruppo dell’Mpa all'Ars che potrebbe a stretto giro trasformarsi in “Grande Sicilia” con l'adesione di uno dei tre moschettieri del congresso di Enna, Gianfranco Micciché, al gruppo Misto.
Si scrive dunque così la parola fine sull'avventura di Di Mauro all'assessorato all'Energia e ai Rifiuti, un ambito non semplice da gestire soprattutto sotto il fuoco incrociato delle critiche giunta anche dal presidente Schifani.
Lunedì potrebbe essere il giorno giusto per l’ufficializzazione di una nomina su cui restano pochi dubbi.
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