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C'è già chi lo chiama "killer degli alberi": cosa sappiamo sulle piante morte a Palermo

L’obiettivo potrebbe essere quello di costringere gli operai all’abbattimento, per non rischiare che l’albero cadesse autonomamente sopra le auto e i cittadini

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 11 settembre 2024

I fori su uno degli alberi morti a Palermo

All’arrivo dei tecnici inviati dal settore Verde dell’amministrazione di piazza Pretoria, l’albero risiedeva ancora disteso sull’asfalto, con i rami spezzati, le fronde riverse in direzione del marciapiede, dopo essere stato preventivamente abbattuto dagli operai del Comune di Palermo e della Reset, per mettere in sicurezza la zona.

Il sospetto, già espresso sottovoce da alcuni operai, mentre lavoravano ad alcuni rami, è che qualcuno - il "killer degli alberi", come hanno cominciato a chiamarlo alcuni utenti sui social - abbia preso di mira alcune piante della città, iniettandogli una qualche strana sostanza all’interno del tronco, tramite alcuni fori di circa 40 cm di profondità.

Alcuni presumono che l’obiettivo potrebbe essere quello di costringere gli operai ad effettuare l’abbattimento, per non rischiare che l’albero cadesse autonomamente sopra le vetture e le teste dei cittadini.

Nelle scorse settimane, il killer avrebbe già procurato altri danni a diversi alberi e cespugli che vivevano tranquillamente in città. L’ultima "vittima", l’albero di via Cartagine, nel quartiere Passo di Rigano, è stato abbattuto solo l’8 settembre scorso, dopo essere morto ed essere stato probabilmente avvelenato appena qualche giorno prima.
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Questa notizia ha destato ovviamente la rabbia dell’istituzioni comunali e dell’associazioni ambientaliste, che desiderano vederci chiaro in questa storia.

«In merito al crollo dell’albero in via Cartagine e a seguito delle verifiche eseguite dai tecnici del settore Verde del Comune – precisa l’assessore Pietro Alongi – è doveroso porre fine a inopportune strumentalizzazioni che si sono registrate nelle ultime ore. Il fatto più grave riguarda l’aver riscontrato diversi fori a distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro, dove è stato iniettato del liquido velenoso con cui far morire la pianta.

La stessa grave situazione è stata riscontrata nell’arbusto adiacente e, per questa ragione, è stato disposto l’abbattimento prima che si verifichino un ulteriore crollo e nuove condizioni di rischio per l’incolumità delle persone».

L’assessorato comunale al Verde, proprio per affrontare preventivamente l’eventuale diffusione di altre bravate simili, ha anche proceduto a denunciare questi fatti alla Procura della Repubblica, in modo da segnalare subito agli organi competenti il pericolo che altri alberi del comune possano cadere vittima di qualcuno intenzionato a sfregiare la città.

Alcuni residenti di via Caltagirone hanno tuttavia commentato la notizia, affermando che il responsabile di questo gesto potrebbe essere uno degli stessi abitanti della via. I residenti del quartiere avevano infatti da poco firmato una raccolta firme per chiedere l’abbattimento di diversi alberi considerati "pericolosi".

Diversi marciapiedi erano infatti deformati dalle radici degli alberi e diverse persone erano cadute negli scorsi anni per via della caduta invernale di foglie e rametti. Ciò alimenta quindi il sospetto che il "killer" abbia colpito solo quegli alberi problematici che avevano provocato danni alla popolazione.
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