CURIOSITÀ
C'è chi lo vede subito (e chi proprio no): perché la zona di Capo Gallo si chiama così
La Riserva Naturale di Capo Gallo, istituita nel 2001 dalla Regione Siciliana, si estende per circa 590 ettari. Ecco alcune curiosità che forse non conoscete
Monte Gallo (foto di Toni Gagliano)
Intanto cerchiamo di ben localizzare il luogo in questione.
Il monte Gallo si trova tra Mondello e Sferracavallo ed è alto poco più di 500 metri e si estende in lunghezza e in larghezza tra i due borghi marinari palermitani: Mondello e Sferracavallo.
La Riserva Naturale di Capo Gallo venne istituita nel 2001 dalla Regione Siciliana per salvaguardare il suo habitat e si estende per circa 590 ettari e dal lato di Mondello è possibile vedere il faro tutt’ora funzionante.
Molto ricca la vegetazione tipicamente mediterranea, con ginestre, euforbie, finocchi selvatici, lentischi, palme nane.
È diventata ormai endemica la pianta del Pennisetum setaceum, introdotta dal Nord Africa una ottantina di anni fa come pianta da foraggio e ad oggi diffusa su tutto il territorio siciliano.
Dal lato di Barcarello c’è pure un piccolo bosco, per la maggior parte formato da lecci, che, purtroppo, è stato gravemente danneggiato dagli incendi dell’anno scorso.
Tornando alla domanda iniziale, vi dico e vi mostro (con la mia foto) perché Capo Gallo si chiama così.
Sono i pescatori di Mondello che sostengono l’ipotesi che il nome viene fuori dalla figura di un gallo che loro, passando e spassando con le barche diverse volte davanti quel promontorio, riescono ad intravedere tra le rocce e i dirupi del monte prospiciente il mare.
Io ci ho provato a fotografare questo tratto nel quale si intravede, a mio parere, quella figura di gallo di cui tanto parlano i pescatori di Mondello.
E voi, riuscite a vedere il gallo in questione?
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