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Brillante come la stella Vega: la caduta della stazione spaziale cinese si vedrà da Palermo

La stazione spaziale cinese Tiangong-1 a Palermo sarà visibile a occhio nudo venerdì 30 marzo: si dice che potrebbe cadere, in frammenti, tra l'Italia e l'oceano Pacifico

Balarm
La redazione
  • 29 marzo 2018

La cometa "Rosetta"

Manca poco al suo rientro in atmosfera terrestre (è previsto infatti per domenica primo aprile) ma intanto la stazione spaziale cinese Tiangong-1 è già in caduta libera e si trova a circa 200 chilometri di quota: una caduta che all'alba di venerdì 30 marzo possiamo vedere con i nostri occhi.

Gli ultimi passaggi visibili nel cielo della stazione spaziale cinese Tiangong-1 (in italiano "Palazzo Celeste") saranno visibili a occhio nudo per chi si trova a Palermo, ma attenzione: oltre allo spettacolo dell'oggetto luminoso c'è anche il rischio che alcuni frammenti di esso cadano proprio in Sicilia.

Frammenti che sono circa il 10% del volume del satellite, che in totale pesa otto tonnellate quindi, comunque, sono frammenti che pesano diversi chili.

Già nelle scorse ore con i telescopi si poteva vedere il satellite attraversare i cieli sull'Arizona, in America, ma chi vuole provare a osservare la Tiangong-1 dal vivo dovrà aspettare venerdì 30 marzo, quando sorvolerà per l'ultima volta l'Italia: spettacolo assicurato al Sud, mentre sarà meno favorevole al centro e praticamente invisibile al Nord.

«Il passaggio sull'Italia - spiega (all'Ansa) l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope - è previsto per il 30 marzo all'alba, intorno alle 6.20. A Palermo la stazione spaziale sarà facilmente individuabile a occhio nudo, perché apparirà brillante come la stella Vega e passerà a 60 gradi di altezza».

Nei giorni scorsi l'avviso diffuso dalla Protezione civile e inviato a tutti i ministeri e alla Regioni d'Italia, aveva parlato di una "possibile" caduta di frammenti che "potrebbe interessare il territorio nazionale" nei giorni tra il 29 marzo e il 4 aprile.

Con una precisazione: "Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi".

Perché cade? La prima stazione spaziale cinese lanciata dal centro di Jiuquan il 30 settembre 2011 sta rientrando nell’atmosfera come era in realtà previsto: a marzo 2016 è iniziata una lenta e progressiva discesa della stazione, però in modo incontrollato.

Il ritorno sulla Terra della Tiangong 1 è comunque monitorato da diversi sensori di osservazione nel suo percorso orbitale che registrano la posizione e il tasso di decadimento. A causa della complessità dell'interazione fra la stazione spaziale e l'atmosfera terrestre, solo nelle ultimissime fasi del rientro si potranno definire meglio la data e le parti del globo terrestre coinvolte.
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