Le incompiute del maggio 1957
Fu un grandioso progetto quello che per qualche giorno, e malgrado il contesto, fece sognare molti palermitani: la teleferica per Monte Pellegrino
Ma fu un altro grandioso progetto quello che per qualche giorno, e malgrado il contesto, fece sognare molti di noi. Cioè la teleferica che partendo da Piazza Leoni, e dopo aver fatto scalo ad un aerea stazione intermedia a fianco del Castello Utveggio, sarebbe stata capace di portare duecentocinquanta persone all’ora fin davanti alla grotta della Santuzza. I giornali si diffusero sui particolari dello straordinario impianto invitando perfino i palermitani ad assistere alla posa della prima pietra, per il 16 del mese. Una gran cerimonia cui avrebbero presenziato il presidente della Regione e ovviamente il cardinale Ruffini. Il quotidiano “L’Ora” fece perfino sapere che il cavo di trazione della capiente navicella era composto di ben 124 fili di robustissimo acciaio. Dal niente che oggi ne resta è facile dedurre che fu anch’essa impresa andata buca. Per ragioni sicuramente importanti che non conosciamo. Certo è che i palermitani più “sparrittieri”dissero che i finanziatori dell’impresa, a indagini di mercato completate, finirono per convincersi che non potevano nemmeno sognarseli i 250 fedeli che a ogni ora del giorno avrebbero comprato un necessariamente costoso biglietto di funivia. In proposito li avrà forse influenzati il contemporaneo arresto, in un vicoletto del centro storico, di un falsario dei poverelli che le monetine da dieci lire se le coniava in casa. Tutto questo mentre il Palermo di Vernazza e Gomez restava in fondo alla classifica di A. Fino all’ultimo match, perso il mese successivo contro la Lazio per un mortificante 6 a 2.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
CINEMA E TV
È palermitana e la vedi ancora su Rai 1: chi è la nuova attrice in "Mina Settembre"
-
ARTE E ARCHITETTURA
Il nome è innocuo ma ha un passato oscuro: il Mercato di Palermo dove trovi tesori