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La Sicilia in trasferta alla Biennale di Venezia

  • 17 settembre 2006

Balarm.it si è già occupato della prossima apertura a Palermo - tra Palazzo De Seta, la Galleria Expa e la Stazione Sant’Erasmo - della appendice della decima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia dedicata al tema della Città Porto. Nelle righe di questa rubrica ci occupiamo, quindi, della Sicilia che, viceversa, va sulla Laguna. E non degli architetti siciliani coinvolti nell’esposizione al Padiglione Italiano "La Città Nuova. ITALIA-y-2026. Invito a Vema", per cui rimandiamo al sito www.padiglioneitaliano.org, quanto dell’attenzione rivolta a due suggestivi luoghi della nostra Isola, Siracusa e Pantelleria, dalla sezione collaterale della Biennale intitolata Città di Pietra (alle Artiglierie dell’Arsenale, dal 10.09 al 19.11.2006).

La mostra, organizzata nell’ambito del progetto "Sensi Contemporanei", è dedicata alle città il cui principale carattere è l’essere state pensate e costruite organicamente con la pietra, sino a quando il declino di concezioni strutturali basate sulla muratura portante decretarono la fine della fortuna critica e costruttiva di questo materiale. Una mostra - secondo il suo curatore Claudio D’Amato Guerrieri, professore ordinario di Progettazione architettonica al Politecnico di Bari - nata dalla convinzione che ancora oggi resistono e sono vitali alcuni ideali architettonici mediterranei, derivati dalla civiltà greca e romana, che rischiano però di essere spazzati via dai processi in atto di planetaria omologazione culturale.

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E’ necessaria pertanto una vasta riflessione sulla città mediterranea e sul suo essere baluardo contro l’omologazione dei materiali e degli stili partendo da una serie di interrogativi sia sui modelli dominanti che governano le trasformazioni urbane e paesistiche in atto, sia sulle ipotesi alternative a quelle fondate sul mito di un’architettura modernista, destrutturata, priva di memoria, sradicata dalla sua tradizione. E’ necessaria, in altre parole, la difesa della città “pesante” contro quella “leggera” di tanta architettura contemporanea, non senza, per altro, porsi il problema di un suo ammodernamento.

A Venezia l’indagine procederà articolandosi in tre momenti espositivi. Il primo è intitolato "L’altra modernità", e presenta spettacolari ricostruzioni sia bidimensionali, sia tridimensionali attraverso le quali sarà illustrata la stagione d’oro dell’architettura muraria degli anni Trenta del secolo scorso, da Algeri a Salonicco, da Rodi alle città di fondazione in Italia e in Libia, da Alessandria a Tirana; il secondo, Architetture stereotomiche, è dedicato all’illustrazione dei principi della rinnovata arte stereotomica: qui sono esposti i modelli di due ponti in pietra dedicati alla città di Venezia; infine il terzo momento espositivo, Progetto Sud, vero e proprio nucleo della mostra, presenterà i risultati di un concorso internazionale di idee su quattro siti del Mezzogiorno: Punta Perotti a Bari, il porto di Crotone e, come anticipato sopra, le Latomie dei Cappuccini a Siracusa oltre al porto turistico di Pantelleria.

A Siracusa la prevista demolizione degli edifici costruiti sul bordo delle Latomie dei Cappuccini, rappresenta l’occasione per ripensare la sistemazione architettonica e urbana dell’intera area e ripristinarne la relazione diretta con il mare, oggi in parte compromessa. Il tema di progetto chiede, quindi, di riprogettare lo spazio occupato dagli edifici in demolizione con un “Museo della città” che assolva anche alla funzione di accesso alle latomie. A Pantelleria, invece, la ipotizzata demolizione degli edifici di servizio (cantieri navali e depositi di materiali edili) costruiti a ridosso dell’area del porto turistico, e il loro conseguente spostamento nella nuova zona artigianale, rappresentano lo spunto per una nuova sistemazione dell’area, al fine di potenziare tutte le attività connesse alle funzioni tipiche di una marina. Si tratta di un sito di grande bellezza, dove è possibile mettere in relazione acqua e terra in efficace sintesi architettonica.

L’area destinata al marina diventa anche l’occasione per ricomporre un brano di tessuto urbano come risarcimento delle distruzioni della seconda guerra mondiale. Tutte le proposte progettuali saranno valutate da una giuria internazionale presieduta dallo stesso Claudio D’Amato Guerrieri, mentre un convegno internazionale, dedicato alle tematiche della Città di Pietra, si svolgerà a Venezia nel mese di novembre. Il catalogo sarà edito da Marsilio. Per approfondimenti, www.labiennale.archinauti.it.

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