Bici in aree pedonali e doppia pista ciclabile in via Roma: alzi la mano chi è d'accordo
Aperta una raccolta firme per chiedere al Comune di consentire l'ingresso delle bici in via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Chiesti nuovi percorsi ciclabili

Dopo l'ordinanza, emessa il 13 dicembre a ridosso dunque delle festività natalizie, ci sono state diverse proteste che hanno portato l'amministrazione comunale a rivedere il provvedimento, consentendo la circolazione dei velocipedi (bici e monopattini) solo nei due tratti estremi di corso Vittorio Emanuele e solo nella fascia oraria dalle 5:00 alle 9.30 del mattino.
«Tale modifica non è ovviamente sufficiente - riporta il testo della petizione -: l’ordinanza, palesemente sproporzionata e discriminatoria, colpisce proprio quei cittadini che avevano responsabilmente scelto la mobilità sostenibile, adottando la bicicletta come mezzo di trasporto per andare a lavoro, fare la spesa, accompagnare i figli a scuola.
Chiediamo - prosegue - la revoca del divieto di transito a biciclette e monopattini in via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e via Ruggero Settimo, e di lasciare in vigore solo la parte dell’ordinanza che regolamenta l’occupazione selvaggia dello spazio pubblico da parte dei dehors».
Nella petizione, promossa da varie associazioni di ciclisti (e non solo), tra cui la Consulta della Bicicletta Palermo, si chiede anche al Comune la realizzazione due percorsi ciclabili alternarivi: uno in via Roma, in entrambi i sensi di marcia; e un altro da via Dante a via Bonello, attraverso la via Papireto.
«Questi due percorsi ciclabili - si legge nella petizione - garantirebbero ai ciclisti la possibilità di muoversi in sicurezza nel centro della città, farebbero da raccordo con i percorsi esistenti (Dante-Praga) e con quelli in fase di realizzazione (Oreto-Stazione-Policlinico) e alleggerirebbero significativamente la presenza di velocipedi nelle aree pedonali.
Le bici non sono il problema, sono una buona parte della soluzione. Ciclisti e pedoni possono convivere a Palermo come nel resto d’Europa, ferma restando la necessità di sanzionare chi fa un uso improprio di bici e monopattini, come già previsto dal Codice della Strada».
La petizione si può sottoscrivere attraverso la piattaforma Change.org.
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