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Basta buttare rifiuti dalla provincia in città: arrivano le telecamere alle porte di Palermo

Sono cinquanta le discariche a cielo aperto censite tra la provincia e la città. Il sindaco Roberto Lagalla: "Basta spazzatura dai Comuni limitrofi"

  • 23 ottobre 2024

Cassonetti stracolmi di spazzatura a Palermo

Telecamere mobili e un maggiore controllo da parte delle forze di polizia municipale sono le azioni messe in atto dalla Città Metropolitana di Palermo in tutto il territorio provinciale per contrastare l’abbandono di rifiuti incondizionato da parte di alcuni cittadini.

«Stiamo posizionando una serie di telecamere rimovibili che saranno spostate per intercettare tutte quelle discariche a cielo aperto create dall’abbandono incondizionato di rifiuti – ha dichiarato Giuseppe La Manno, comandante della polizia metropolitana di Palermo - Le strade ormai sono diventate dei cassonetti e dobbiamo necessariamente arginare questo fenomeno con i mezzi che abbiamo, i quali scarseggiano. Le persone che si ripropongono ad abbandonare i rifiuti saranno multate e abbiamo già inoltrato oltre 50 avvisi di reato, perché con la normativa anche l’abbandono di un sacchetto ha una valenza penale e può essere trasformata in ammenda amministrativa con il pagamento di 2.500 euro.
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Le telecamere mobili hanno una batteria che può durare 3-4 giorni e, come previsto dalla normativa, saranno segnalate da cartelli. La nostra non è un’azione piratesca, ma è finalizzata a normalizzare i siti censiti che sono oltre 50 nelle strade provinciali, quindi serve la collaborazione dei Comuni e delle società di gestione della raccolta rifiuti.

Tale attività è già operativa nei Comuni di Monreale, Termini Imerese, Partinico, Trabia e Santa Flavia. Vorremmo estenderla pur sapendo che le nostre dotazioni non sono eccezionali, noi siamo 17 operatori compreso il sottoscritto».

Come sappiamo, infatti, a Palermo mancano 840 unità di polizia municipale, per cui svolgere tutte le attività in questa condizione è difficile: «Questo deficit è il frutto del quasi dissesto in cui si trovava il Comune e a causa del piano di riequilibrio messo in atto è impossibile assumere per i prossimi anni – ha precisato Angelo Colucciello, comandante della Polizia Municipale di Palermo -. Nel 2025 riusciremo a coprire solo il turnover di coloro che vanno in pensione. Nel decreto sicurezza che è in approvazione al Senato, inoltre, c’è un emendamento per cui il Comune di Palermo avrà fondi strutturali per assumere a tempo indeterminato 100 unità».

«L’amministrazione comunale ha voluto potenziare le pattuglie di polizia municipale e metropolitana rispetto a uno stato comatoso del corpo che è stato mantenuto negli anni precedenti – ha precisato il sindaco Lagalla -. Inoltre, grazie a una sinergia tra la Città Metropolitana e le polizie locali, in particolare con la polizia municipale di Palermo, è stata incrementata la telesorveglianza, sia con delle fototrappole, sia attraverso la vigilanza dinamica, che ci hanno consentito di registrare in questi ultimi tempi un notevole incremento delle infrazioni contestate, cioè oltre 9.000.

Questo numero è destinato a salire ulteriormente nel prossimo periodo perché siamo in procinto di acquisire nuovi ed ulteriori punti di vigilanza, potenziando anche le funzioni del corpo di polizia municipale grazie all’arrivo di nuovi agenti».

Secondo Lagalla la raccolta differenziata avviata in diverse zone di Palermo non ha peggiorato la situazione e attribuisce la maggior parte degli abbandoni ai cittadini dei paesi limitrofi. «Faccio riferimento agli accessi Sud e Nord della città – ha precisato – in cui alcuni cittadini accumulano immondizia in ogni luogo che a loro aggrada. Non per ultimo, evidentemente Rap deve ancora organizzarsi bene sulle modalità di raccolta relativamente alle tipologie e alle caratteristiche dei vari quartieri».
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