CRONACA
Arancine "dal cuore d’oro" per Santa Lucia: cibo e speranza per i bisognosi di Palermo
Oltre 1.000 kg di alimenti donati all’associazione “L’Albero della Speranza” di Palermo hanno trasformato la vendita di arancine in un gesto di speranza
La donazione di cibo e beni di prima necessità nell'ambito dell'iniziativa "A Santa Lucia doniamo il sorRiso"
Lo scorso 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, KePalle Arancine d’Autore ha lanciato una campagna per la donazione di una tonnellata di prodotti alimentari.
Questo gesto di generosità è il risultato dell’iniziativa “A Santa Lucia doniamo il sorRiso”, che si è conclusa il 25 gennaio trasformando un’idea semplice in un gesto straordinario. Per ogni “Arancina dal Cuore d’Oro” venduta, KePalle ha promesso un chilo di riso da donare in beneficenza.
Ma la promessa si è trasformata in un impegno ancora più grande: non solo 400 confezioni di riso, ma anche beni di prima necessità (pasta, farina, olio, latte, zucchero) per un totale di oltre 1.000 kg destinati all’associazione “L’Albero della Speranza” di Palermo.
Grazie al contributo di KePalle e del partner Gout di Carini, le famiglie dei degenti in cura presso l'Ospedale Civico e l'ISMETT di Palermo hanno trovato non solo un sostegno materiale, ma anche una testimonianza di vicinanza e umanità.
Danilo Li Muli, fondatore di KePalle insieme alla moglie Eva Polanska, ha sottolineato con umiltà la piccolezza del loro gesto di fronte alla grandezza del lavoro quotidiano di Suor Susanna e dei volontari.
«Il nostro contributo, anche se pesa una tonnellata, è solo un "chicco di riso" - spiega Li Muli - ma siamo certi che loro sapranno farlo germogliare in un grande "Albero" che produce Speranza».
E a suggellare questa unione di cuori e intenti, le parole del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, presente alla cerimonia di consegna.
«Suor Susanna è un punto di riferimento per la città - afferma il primo cittadino - il riconoscimento del Genio di Palermo è un tributo a chi, come lei, semina speranza ogni giorno. Ringrazio KePalle per aver trasformato un’iniziativa imprenditoriale in un gesto concreto per il bene della comunità».
Storie come questa ci ricordano che il bene è contagioso e che anche un’arancina può essere veicolo di solidarietà, di speranza e di amore.
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