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Apre un portale online per lavorare nei campi: agricoltori cercasi, come candidarsi

La piattaforma consente alle aziende di inserire offerte di lavoro, mentre a chi è in cerca di occupazione di inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità

  • 18 aprile 2020

Anche in tempi di Coronavirus, le opportunità di lavorare nei campi non si fermano: sulla base di una iniziativa della Coldiretti, è stata lanciata una piattaforma online per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro nel settore agricoltura.

Aziende agricole in cerca di personale e lavoratori dalle braccia volenterose, che siano giovani studenti o soggetti in cerca di occupazione, possono beneficiare adesso di un canale preferenziale di comunicazione e contatti grazie al portale “ Job in country”, la piattaforma lanciata da Coldiretti e autorizzata dal Ministero del Lavoro per facilitare l’assunzione delle risorse da parte delle aziende agricole che assumono.

«L’iniziativa è finalizzata a combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura, ed è estesa a tutta la Penisola, anche visto il successo registrato durante la fase sperimentale in Veneto che ha visto l’arrivo, solo nella prima settimana, di ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze, dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati - spiega la Coldiretti.

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Non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti e secondo le ultime stime, il 60% dei candidati ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni».

L’obiettivo è chiaro: dare una mano nel salvare la filiera agricola beneficiando della praticità ed efficienza degli strumenti digitali. La piattaforma infatti realizza una funzione di intermediazione della manodopera, offrendo a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo e si pone come scopo quello di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.

Nel presentare la propria candidatura vanno specificate mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.

Una vera e propria attività di recruiting perché sul portale web JobinCountry è possibile per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione); mentre per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali.

«Il progetto è stato avviato in autonomia – continua la Coldiretti – in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza Coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli».

«Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa - ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - nel sottolineare la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza».

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