CRONACA
Apre la settima vasca di Bellolampo: addio emergenza rifiuti, (forse) è la volta buona
Il bacino che dovrebbe aiutarci a superare l'emergenza rifiuti consentirà lo smaltimento di circa 785.400 tonnellate di indifferenziato, ecco come sarà
Bellolampo, foto di Igor Petix
La discarica Bellolampo si prepara a tagliare il nastro della settima vasca.
L'inaugurazione è prevista per la prossima settimana; ad annunciarlo è l'assessore regionale all’energia e ai rifiuti Roberto Di Mauro, durante la sesta edizione dell’Ecoforum regionale sui rifiuti e l’economia circolare di Legambiente.
«La settimana prossima taglieremo il nastro - ha detto l'assessore regionale all’energia e ai rifiuti - ma l’idea di continuare il percorso delle discariche deve essere ridotta al massimo, non possiamo continuare ad aggredire il territorio di Bellolampo».
Un progetto - quello della settima vasca - atteso da anni, consegnato dalla Rap al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti (DRAR) nel lontano 2017.
All'epoca si era dovuto aspettare un anno per il rilascio dell’autorizzazione del progetto definitivo, poi, (solo) nell'agosto 2021 l'avvio dei lavori - dal valore di circa 23 milioni di euro - e lo scorso 10 ottobre il collaudo.
Lo strumento che dovrebbe aiutarci a superare l'emergenza avrà una capienza complessiva di circa un milione di metri cubi e consentirà lo smaltimento di circa 785.400 tonnellate di rifiuti.
In base agli attuali ritmi di conferimento, dovrebbe bastare per un periodo stimato di tre, quattro anni; ma l'aumento della percentuale di differenziata, con la conseguente riduzione del conferimento di indifferenziato, allungherebbe la vita della discarica.
La configurazione della VII vasca prevede uno sviluppo in due lotti, idraulicamente indipendenti, uno a valle e uno più a monte. La raccolta avverrà partendo dal primo lotto, si passerà successivamente al secondo e quindi ad impegnare la sella tra il primo e il secondo.
Sarà dotata di un impianto di stoccaggio del percolato della capacità di accumulo di circa 4.400 metri cubi e sarà destinata ai rifiuti non pericolosi, prioritariamente quelli pre-trattati nell’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) di Bellolampo, oltre a quelli provenienti dagli impianti di selezione convenzionati con l’Azienda.
Il sistema di impermeabilizzazione del fondo, la rete di raccolta, drenaggio e di collettamento del percolato - compreso i relativi sistemi di pompaggio e allontanamento del attraverso autocisterne - sono stati progettati applicando le migliori tecniche disponibili e prevedendo i necessari presidi di sicurezza atti a salvaguardare le matrici ambientali (suolo e sottosuolo) del sito.
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