MOBILITÀ
Anche Palermo avrà la sua "zona 30": dove nascerà la nuova isola (quasi) pedonale
Rivoluzione traffico in una delle strade nevralgiche della città, molto frequentata da studenti e pedoni. Una "strada conviviale" dove ci saranno nuovi limiti per le auto
Un cartello stradale che indica il limite di 30 km/h
La Giunta Comunale ha approvato il 31 gennaio una delibera proposta dall’Assessore alla mobilità sostenibile, Maurizio Carta, volta alla parziale pedonalizzazione di via Archirafi e alla messa in sicurezza di circa 50 attraversamenti pedonali critici in varie parti della città.
Sarà quindi via Archirafi la "zona 30" di Palermo, anche se in realtà è la seconda, dato che un provvedimento simile è in vigore già nella vicina via Ingrassia, dove è nata la prima strada conviviale della città.
Il progetto è previsto e finanziato dal ministero delle Infrastrutture e include interventi di moderazione del traffico per mitigare le differenze di velocità esistenti tra pedoni e auto, la realizzazione di un percorso pedonale e l’aumento della visibilità degli attraversamenti pedonali, mediante interventi su segnaletica verticale ed orizzontale, introducendo rialzi del sedime stradale e riorganizzando la sosta con l’allargamento dei marciapiedi.
Intervento 1 - via Archirafi
Azioni di moderazione del traffico in via Archirafi mediante l’istituzione di un passaggio pedonale tattile e del limite di velocità 30km/h, oltre all’ampliamento del marciapiede lungo i dipartimenti universitari come spazio di convivialità (Costo a carico del Ministero per l’intervento proposto € 340.934,39).
In particolare, le azioni che saranno intraprese riguardano:
- l’ampliamento del marciapiede esistente, mediante l’eliminazione della sosta in parallelo presente nel lato destro della carreggiata direzione via Lincoln;
- eliminazione della corsia di marcia in direzione via Tiro a Segno (dunque sarà a senso unico, solo direzione via Lincoln);
- realizzazione di un percorso pedonale, dotato di percorso tattile, in adiacenza al marciapiede lato Campus universitario;
- l’istituzione del limite di velocità dei veicoli (30 km/h);
- collocazione di corpi illuminanti, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali in modo da rendere gli attraversamenti maggiormente visibili e sicuri nelle ore notturne;
- realizzazione di 2 attraversamenti pedonali rialzati in corrispondenza di via G.B. Ingrassia e via A. Rudinì.
Il percorso pedonale sarà integrato da un percorso tattile plantare realizzato secondo le disposizioni delle associazioni disabili visivi ed unione italiana ciechi. Il percorso tattile, per l'accessibilità autonoma e sicura dei disabili visivi all’interno del Campus, si articolerà attraverso un sistema di indicatori tattili a terra e per l’eventuale trasmissione di messaggi di direzione attraverso l'auricolare bluetooth.
Intervento 2 - Miglioramento della visibilità degli attraversamenti pedonali critici in diverse zone della città.
Sulla base dell’individuazione dei fattori di rischio e in ordine all’analisi dell’incidentalità specifica, il progetto intende proporre soluzioni indirizzate, mediante segnaletica complementare, finalizzate all’ ottimizzazione della visibilità degli attraversamenti pedonali e dei pedoni in transito.
Il rafforzamento dell’individuazione e la riconoscibilità da parte dell'utente stradale degli attraversamenti pedonali, in modo particolare nei luoghi dove si sono verificati incidenti, avverrà attraverso il posizionamento di dispositivi stradali luminosi e di corpi illuminanti a led integrati da un modulo fotovoltaico per garantire l’autonomia energetica, di seguito.
Si prevede anche il posizionamento di attraversamenti pedonali rialzati.
Il progetto prevede interventi per un importo complessivo stimato in Euro 649.860,00, interamente finanziato dal contributo ministeriale. I lavori dovranno essere completati entro 14 mesi.
«Il Comune di Palermo ha da tempo avviato una politica d’intervento finalizzata al miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni – dichiara l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta - . In considerazione di ciò, lo scopo principale dell’intervento lungo via Archirafi, in sinergia con l’Università di Palermo, è quello di proteggere e salvaguardare la sicurezza degli studenti e di regolare la percorrenza veicolare a velocità limitata (30km/h) nell’asse viario di via Archirafi, dove sono presenti gli ingressi ai padiglioni del Campus universitario.
In questo modo si propone l’idea di un Campus poroso che lega insieme i due elementi sui quali si fonda l’ipotesi progettuale: la capacità di diventare un attrattore sia per gli studenti universitari che per altri giovani e la possibilità di connettere le diverse parti del contesto in un unico sistema aperto e accessibile.
Via Archirafi, quindi, senza perdere il suo ruolo di asse di collegamento viario si trasforma in una strada conviviale in cui diversi utilizzi possono convivere entro nuove regola comportamentali che rendono lo spazio pubblico sicuro e più bello, con maggiore spazio per la convivialità degli studenti, dei docenti e del personale universitario ma anche per gli abitanti del quartiere.
Un progetto di strada conviviale che è a tutti gli effetti un progetto di città sostenibile».
Non mancano le critiche, come quella sollevata dal consigliere comunale Teresa Leto: «La pedonalizzazione impatta significativamente sulla vita quotidiana di un intero quartiere, eppure si presume di poter decidere senza coinvolgere chi ne subirà direttamente gli effetti. Chiedo all’assessore Carta un immediato incontro con i residenti, esercenti e studenti coinvolti per discutere apertamente e democraticamente le implicazioni di questa decisione. Non possiamo ignorare il diritto alla partecipazione e alla consultazione pubblica su questioni così cruciali per la nostra comunità».
«Nella fase esecutiva - replica Carta - il progetto sarà condiviso con la II Circoscrizione e la comunità locale per ridurre l’impatto ed amplificare i benefici, come è giusto che sia in tutti i provvedimenti che riguardino la vita delle persone».
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