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Altro che bakery: a Palermo la regina della seduzione in pasticceria è la Iris fritta

L’ideatore di questo dolce fu, nel 1901, il pasticcere palermitano Antonio Lo Verso, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro da Vittorio Emanuele III

Balarm
La redazione
  • 16 febbraio 2020

I veri palermitani non la dividono, la mangiano tutta e fritta, sbrodolante di calda crema alla ricotta. La Iris a Palermo è una filosofia di vita, che - purtroppo - sta piano piano sparendo per cedere il posto a cornetti vegani e micragnosi "pezzi" mignon.

La Iris a Palermo è (o forse era) un momento di estasi, oggi invece sono sempre di più le pasticcerie che strizzano l'occhio alle backery americane e dimenticano le loro sontuose origini.

Vi siete mai chiesti perché la Iris si chiama così? Parliamo di uno dei dolci più famosi della pasticceria siciliana, con un regale ripieno a base di crema di ricotta e gocce di cioccolato. Già, perché come molti dei piatti siciliani della tradizione, anche l’Iris ha tanto da raccontare.

L’ideatore di questo dolce fu, nel 1901, il pasticcere palermitano Antonio Lo Verso, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro da Vittorio Emanuele III. L’occasione scelta per proporla nella sua pasticceria fu la serata di gala per l’opera Iris di Mascagni.
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Nacque così la Iris, che presto divenne richiestissima dalla prestigiosa clientela che frequentava la sua caffetteria di via Roma 148, da allora divenne un punto di riferimento per l'aristocrazia e la borghesia palermitana che lì si servivano per le proprie colazioni a base di caffè e appunto l'Iris. Il successo fu tale da spingere Lo Verso a chiamare allo stesso modo il suo locale, un bar in stile Belle Époque.

Si narra che il pasticcere avesse visto tutte e 15 le rappresentazioni dell’opera Iris messe in scena al Teatro Massimo. Così, nacque una prelibatezza che venne replicata in altre pasticcerie, non solo palermitane, ma anche della Sicilia.

Alla ricetta tradizionale si sono aggiunte numerose varianti, con pistacchio, cioccolato o crema. Esiste anche la versione non fritta della Iris, così come quella salata. Ma l’autentica e originale rimane lei: quella fritta.

L'Iris è una preparazione fatta di pasta lievitata fritta. Nonostante sia dolce, viene annoverata tra i classici cibi da strada della cucina palermitana, venendo gustata a tutte le ore da cittadini e turisti.

Ha un ripieno di crema di ricotta, zucchero, cioccolato fuso e pezzetti di cioccolato. Va consumata calda appena fritta. Una certa diffusione ha anche una variante dell'iris al forno, per i pavidi.
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