ARTE E ARCHITETTURA
Alla Real Casina Cinese tornano a splendere i decori: si restaura anche la "Sala dei Venti"
Due finanziamenti da un milione di euro ciascuno sono stati destinati dalla Regione a uno dei monumenti simbolo di Palermo: la "Palazzina Cinese" si rifà il look
Si tratta di uno dei complessi monumentali a cui i palermitani sono storicamente molto legati. Lo straordinario edificio, immerso nel Parco della Favorita, venne scelto nel 1799 dai sovrani borbonici, Ferdinando IV e Maria Carolina d'Austria, in fuga da Napoli, come una delle loro residenze preferite in Sicilia.
Elegante esempio del passaggio dalla cultura estetica tardo-barocca alle linee sobrie del neoclassicismo, coniugando il meraviglioso e l'esotico.
Dei due progetti finanziati, il primo riguarda il restauro della Casina Cinese e prevede il recupero delle decorazioni pittoriche dei prospetti, la sistemazione degli infissi, sia esterni che interni, alcuni dei quali presentano raffinati meccanismi di apertura.
In particolare, il recupero della "Sala dei venti", che attualmente è esclusa dal percorso di visita, il restauro della cancellata esterna, caratterizzata dalla presenza di numerosi campanelli metallici, da cui deriva la storica denominazione "Villa delle campanelle".
Un secondo progetto, invece, riguarda la riqualificazione dei Padiglioni dei Cacciatori della Real Casina Cinese da adibire a servizi collettivi e di biglietteria.
Previsto, inoltre, il ripristino del cancello dell'ingresso monumentale, con particolare attenzione alla riqualificazione del viale, alla sua illuminazione e alla sistemazione dei giardini lungo il percorso.
La progettazione, condotta con metodi di modellazione BIM (Building Information Modeling), sarà realizzata dal personale tecnico della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Palermo, guidata da Selima Giorgia Giuliano.
«Si tratta di due interventi particolarmente significativi - sottolinea l’assessore dei Beni culturali, Alberto Samoná - che restituiscono decoro e prestigio museale a uno dei luoghi-simbolo di Palermo, ingiustamente tenuto ai margini della proposta turistico-culturale della città. La Palazzina cinese e il giardino circostante rappresentano, infatti, un unicum su cui puntare per valorizzare anche l’attiguo museo etnoantropologico “Pitrè”, luogo fortemente rappresentativo dell’identità culturale della Sicilia».
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