AMBIENTE
Al Cep tornano i cassonetti: per il sindaco "nessuna retromarcia ma si cambia metodo"
Fa discutere il flop della differenziata nel quartiere palermitano. La Rap assicura che non è un passo indietro. Lagalla: "Investimento non riuscito"
Le campane della differenziata vandalizzate in via Cellini, al Cep
Era il marzo 2017 quando al Cep è partita la differenziata di prossimità, una tipologia di raccolta che viene svolta attraverso il conferimento dei rifiuti già differenziati negli ecopunti dove si trovano contenitori differenti per ogni tipologia di rifiuti (plastica, organico, metallo, eccetera).
Quindi i cittadini possono gettare la spazzatura (già divisa per tipologia) tutti i giorni e a qualsiasi ora del giorno, a differenza invece di quanto avviene per il sistema "porta a porta" dove c'è un calendario preciso da seguire. Nonostante ciò però il servizio non decolla. Il dato della raccolta effettuata è desolante: 0,75% in un quartiere che ospita circa 7mila abitanti.
Da qui la scelta della Rap di ritirare le campane ormai vetuste e inutilizzabili e rimettere i vecchi contenitori dell'indifferenziata. Un modo, secondo la società, per evitare che si creino discariche. Insomma, se proprio la gente non fa la differenziata quanto meno la spazzatura non resta per strada ma nei contenitori.
Una decisione che ha acceso diverse polemiche. C'è chi parla di una "resa" e di "segnale pericoloso".
Così criticano il consigliere comunale Massimo Giaconia e i consiglieri della VI Circoscrizione Roberto Li Muli e Domenico Salerno: «Nonostante la raccolta differenziata di prossimità nel quartiere non abbia prodotto risultati significativi, con una percentuale inferiore all'1% e un degrado ambientale evidente, questa decisione invia un segnale sbagliato e pericoloso. La raccolta differenziata non è solo una scelta, ma un obbligo di legge e di civiltà. Rinunciarvi rischia di demotivare i cittadini, favorendo il ritorno ai cassonetti indifferenziati anche in altre aree problematiche».
«Chiediamo all’Amministrazione comunale - aggiungono i consiglieri - di fermare questa operazione controproducente, intensificare i controlli contro l’abbandono illecito dei rifiuti e consentire alla Rap di assumere i 200 operai vincitori di concorso, per estendere al più presto la raccolta Porta a Porta».
La Rap assicura che non c'è «nessun passo indietro». E spiega che «verranno costituiti 7 Eco-punti con idonee campane per le frazioni differenziate di plastica, carta, organico e vetro in via Zummo, via Besio, Piazza B.Cellini, via Barisano da Trani, via Calandrucci, via Cammarano e via Gian Battista Ragusa».
«Sono state rimosse - continua Rap - le campane oramai vetuste ed inutilizzabili per la Raccolta differenziata. Contestualmente si è provveduto a posizionare, dove si creavano discariche di rifiuti misti, dei contenitori di Raccolta Solida Urbana.
L’utenza, infatti, non utilizzava i contenitori correttamente e abbandonava i rifiuti ai piedi delle campane creando mini discariche, la cui rimozione avveniva solamente con l’utilizzo di pale meccaniche. I rifiuti accanto alle campane sono spesso, da ignoti, dati alle fiamme arrecando anche pericolo alle strutture in prossimità dei contenitori».
«Per ottenere risultati è assolutamente necessario che gli abitanti della zona cambino decisamente le proprie abitudini e che quindi comincino finalmente a differenziare i propri rifiuti, evitando di ammassare l’immondizia in maniera indiscriminata », tuona Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega al Comune ed ex assessore della giunta Lagalla.
«Nessuna retromarcia sulla differenziata dell'immondizia al Cep - assicura il sindaco Roberto Lagalla - Abbiamo reintrodotto alcuni cassonetti tenendo conto del fatto che, in alcune aree, la raccolta di prossimità segna lo 0,75% e c'è da chiedersi perché ciò avviene. È stato un investimento non riuscito da decenni. La raccolta di prossimità, quella che prevede gli ecopunti con le campane per carta, vetro, plastica e organico, è stata una speranza temeraria.
Andremo verso la semplificazione del servizio. In questo momento la priorità è eliminare le campane distrutte dalle fiamme e ripristinare quanto prima una raccolta che assicuri pulizia nel quartiere. Contemporaneamente, verranno installate isole ecologiche per continuare a promuovere anche la differenziata».
«L’amministrazione comunale non commetta l’errore di gettare la spugna - commentano il capogruppo M5s Antonino Randazzo e i consiglieri di circoscrizione Simona Di Gesù e Giacomo Cuticchio - . Non lo meritano i cittadini di Borgo Nuovo e Cep. Per questo chiediamo di accelerare le fasi dell’ ampliamento della raccolta differenziata porta a porta, finanziato con i fondi PON Metro che prevede l’avvio del Porta a Porta per la differenziata anche per i due quartieri che hanno già ricevuto in questi mesi i kit e i carrellati per la raccolta domiciliare».
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