Aiuti economici per le piccole imprese siciliane: prestiti garantiti fino a 25.000 euro
Ecco le misure allo studio dell'esecutivo di Governo per il rilancio dell'economia, dopo il lockdown imposto dai decreti per il contenimento del Coronavirus in Italia

foto pixbay
Passata l'ondata dei contagi, che pian piano sembrano stiano rallentando grazie alle misure del Governo e alla buona volontà dei cittadini che stanno a casa, gli occhi iniziano ad essere puntati sul rilancio dell'economia.
Liquidità è la parola d'ordine che aleggia per il rilancio delle imprese, seguita da tasse, prestiti e lavoro.
Il decreto allo studio del Governo Conte prevede intanto un prestito senza costi fino a 25.000 euro, destinato alle piccole e medie imprese, la maggioranza soprattutto in Sicilia. I fondi dovrebbero essere restituiti entro sei anni e potranno essere erogati con garanzia dello Stato al 100 per cento.
Diverso è il caso delle grandi aziende, che potranno invece chiedere prestiti a garanzia totale sino a 800.000 euro, con garanzie proporzionalmente minori al crescere delle somme richieste.
Del rinvio delle tasse si è già detto anche in altre occasioni e la misura sembra ormai essere assodata, con lo spostamento delle quote da versare (al momento) al 31 maggio. La cosa che si aggiunge è la semplificazione burocratica per il rilascio delle somme: compresa la certificazione antimafia che probabilmente potrà essere presentata successivamente all'erogazione delle somme.
Gli interventi, così come i bonus da 600 euro, saranno suddivisi per scaglioni, in totale quattro: una parte dedicata alle imprese, una seconda alle persone fisiche che svolgono attività d'impresa, arti o professioni; una terza per gli enti territoriali, una quarta per le banche.
Torniamo allora agli interventi per piccole e medie imprese che riguardano anche i piccoli imprenditori, i professionisti e i possessori di partita iva. Il prestito (fino a 25.000 euro) dovrebbe essere garantito con un calcolo che riguarda il fatturato degli ultimi due anni. La misura di totale copertura di rischio sarà garantita sino al 30 per cento del fatturato.
In questo caso il rilascio della garanzia è automatico (sarà comunque la banca a valutare i dati finanziari del richiedente). Il tasso sarà quello minimo, con una maggiorazione di 0,5 punti.
Non è escluso, inoltre, che anche gli enti locali possano aggiungere misure d'aiuto da valutare a seconda dei casi. Tutte misure per poter ripartire riaccendendo l'economia del Paese.
Liquidità è la parola d'ordine che aleggia per il rilancio delle imprese, seguita da tasse, prestiti e lavoro.
Il decreto allo studio del Governo Conte prevede intanto un prestito senza costi fino a 25.000 euro, destinato alle piccole e medie imprese, la maggioranza soprattutto in Sicilia. I fondi dovrebbero essere restituiti entro sei anni e potranno essere erogati con garanzia dello Stato al 100 per cento.
Diverso è il caso delle grandi aziende, che potranno invece chiedere prestiti a garanzia totale sino a 800.000 euro, con garanzie proporzionalmente minori al crescere delle somme richieste.
Del rinvio delle tasse si è già detto anche in altre occasioni e la misura sembra ormai essere assodata, con lo spostamento delle quote da versare (al momento) al 31 maggio. La cosa che si aggiunge è la semplificazione burocratica per il rilascio delle somme: compresa la certificazione antimafia che probabilmente potrà essere presentata successivamente all'erogazione delle somme.
Gli interventi, così come i bonus da 600 euro, saranno suddivisi per scaglioni, in totale quattro: una parte dedicata alle imprese, una seconda alle persone fisiche che svolgono attività d'impresa, arti o professioni; una terza per gli enti territoriali, una quarta per le banche.
Torniamo allora agli interventi per piccole e medie imprese che riguardano anche i piccoli imprenditori, i professionisti e i possessori di partita iva. Il prestito (fino a 25.000 euro) dovrebbe essere garantito con un calcolo che riguarda il fatturato degli ultimi due anni. La misura di totale copertura di rischio sarà garantita sino al 30 per cento del fatturato.
In questo caso il rilascio della garanzia è automatico (sarà comunque la banca a valutare i dati finanziari del richiedente). Il tasso sarà quello minimo, con una maggiorazione di 0,5 punti.
Non è escluso, inoltre, che anche gli enti locali possano aggiungere misure d'aiuto da valutare a seconda dei casi. Tutte misure per poter ripartire riaccendendo l'economia del Paese.
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