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Abbandonati da anni, ora tornano alla città: in arrivo 2 nuovi parcheggi a Palermo

Due aree confiscate alla mafia che, dopo anni di richieste e incuria, si preparano ad essere restituite ai cittadini come grandi parcheggi: ecco dove si trovano

  • 20 dicembre 2024

Ingresso dell'area dell'ex Edil Pomice

Due aree confiscate alla mafia che, dopo anni di richieste e incuria, si preparano ad essere restituite ai cittadini. Siamo nella zona della Costa Nord di Palermo che accoglierà due parcheggi destinati alle borgate di Vergine Maria e Arenella. La notizia era già circolata nei mesi scorsi. Adesso, le cose sembrano muoversi.

Ma andiamo per gradi.

A Vergine Maria, nell’area nota a tutti come la ex Edil Pomice, è previsto, come sapevamo, un parcheggio a servizio del cimitero dei Rotoli e degli abitanti della borgata, mentre, un’altra porzione della zona sarà destinata ad attività logistiche di supporto al cimitero.
Nei mesi scorsi, la riqualificazione dell’area era stata oggetto di querelle: alcuni residenti, infatti, volevano che in quest’altra ala della ex Edil Pomice venisse progettato un parco giochi. Un sogno, quest’ultimo, che sembrava sfumato. O forse no.

«Sono in corso delle interlocuzioni con l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati per il trasferimento al Comune di una parte residua dell’area, dove si prevede di realizzare spazi sportivi e aree per il tempo libero, migliorando ulteriormente i servizi per i residenti – spiega il consigliere comunale, Leopoldo Piampiano -. Un grazie al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che nella sua funzione di commissario nazionale per l’emergenza cimiteriale ha dato un forte impulso al progetto, l’area confiscata alla mafia e abbandonata per anni sarà trasformata in un parcheggio».
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Per il parcheggio sono stati stanziati circa 1,5 milioni di euro, provenienti da fondi statali.

Novità anche all’Arenella e proprio in via Papa Sergio I, angolo via Monsignor Riela, dove gli uffici tecnici comunali stanno lavorando ad un progetto per la realizzazione di un parcheggio pubblico dal costo complessivo di 450.000 euro (e si tratta di fondi comunali liberati grazie all’avanzo di amministrazione votato a ottobre) che include interventi come la demolizione di manufatti abusivi e del muro perimetrale, il rifacimento del manto stradale, l’installazione di impianti di illuminazione pubblica, lo smaltimento delle acque meteoriche e, infine, la recinzione laterale e l’installazione di una segnaletica orizzontale e verticale.

«Il Consiglio Comunale ha approvato un emendamento, da me sottoscritto insieme ai colleghi componenti della commissione Urbanistica - prosegue Piampiano - inserendo l’intervento nell’annualità 2025 del Programma Triennale delle Opere Pubbliche. Un passo fondamentale per l’avvio dei lavori.

Tutto è cominciato nel settembre 2023, attraverso audizioni in Commissione Urbanistica, con la presentazione di un’interrogazione scritta al sindaco e costanti sollecitazioni nei confronti dell'amministrazione attiva anche per il reperimento dei fondi necessari per la realizzazione di questa infrastruttura indispensabile per la borgata».

Quando vedremo i nuovi parcheggi? Per saperlo dovremo aspettare l’espletamento delle gare, previsto per il 2025.

In bilico c’è, però, la sorte di un terzo immobile confiscato alla mafia. Siamo sempre nella borgata marinara dell’Arenella e l’area in questione è una palazzina abbandonata in cemento armato, in via “AV1”. E pensare che l’immobile si trova in queste condizioni dagli anni ’80 (quando venne costruito abusivamente). Ma dopo circa 40 anni, ancora non si parla di un suo riutilizzo. Eppure, c’è il PRG che ne prevede la demolizione e la destinazione dell’area a parcheggio.

«Ho inviato una nota al sindaco Roberto Lagalla per esprimere le mie perplessità sulla proposta di destinare l’immobile confiscato in via “AV1” ad uso abitativo, come dichiarato dall’assessore ai Beni Confiscati, Brigida Alaimo, in risposta ad una mia interrogazione – conclude il consigliere Piampiano -. Questa scelta contrasta con il Piano Regolatore Generale, che prevede la demolizione dell’edificio e la destinazione dell’area a parcheggio, rispettando il vincolo paesaggistico esistente. La destinazione ad uso abitativo rischia di perpetuare un abuso edilizio pregresso e non risponde alle esigenze del territorio, che richiede piuttosto servizi adeguati».

Ad ogni modo, il Comune ha deciso di destinare l'immobile alle famiglie senza casa. «Comprendo le parole del consigliere Leopoldo Piampiano - replica l'assessore comunale Brigida Alaimo -. Tuttavia, vista l'ampia emergenza abitativa che vive, da tempo, la città di Palermo, ritengo, anche a seguito di interlocuzioni con la Prefettura, che l'immobile in questione debba essere destinato a fini abitativi».
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