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A spasso sul lungomare del borgo (gioiello) del mar Ionio: dove trovi in Sicilia "a' Turri"

È davvero incantevole notare come tutto rimane intatto nel tempo. Alle casette sul mare si alternano graziosi localini che durante le serate estive si animano di gente

Balarm
La redazione
  • 21 giugno 2024

Torre Archirafi (Riposto)

Torre Archirafi ('a Turri) è un piccolo borgo gioiello sulla riviera del Mar Jonio. Una frazione di Riposto (Catania), in Sicilia, con una antica tradizione marinara.

Questo luogo prende il nome dall'antica torre difensiva che risalirebbe al XV secolo secondo quanto riporta una lettera di re Martino del 1406, nella quale ne ordina la ristrutturazione.

Partendo da Riposto, il percorso ha inizio dal lungomare, dove si trova una lunga pista ciclabile. Ideale per passeggiare, andare in bici, si può godere della fresca brezza proveniente dal mare, mentre ammiri all'orizzonte la costa di Messina che sfuma fino alla Calabria.

La passeggiata che costeggia il mare "Edoardo Pantano", collega Torre Archirafi a Riposto, è infatti una piacevolissima camminata: a sinistra si vede il maestoso Etna, mentre a destra il Mar Ionio è un posto unico e indimenticabile su cui ammirare l’alba e il tramonto.

Quando, finita la passeggiata, si arriva al piccolo borgo marinaro, è davvero incantevole notare come tutto sia rimasto intatto nel tempo.
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Da qui, nelle giornate terse, l'occhio spazia su un paesaggio vasto che va dall'Etna e le sue pendici fino a Taormina, con le prime propaggini dei Peloritani, quindi alla costa di Reggio Calabria.

L'abitato, nonostante l'espansione edilizia degli ultimi decenni, ha mantenuto abbastanza integro l'antico centro storico e il "cuore" di questo luogo senza tempo sono la chiesa madre e il settecentesco Palazzo dei Principi Natoli.

Storicamente il borgo, a partire dalla sua fondazione, iniziò a popolarsi di agricoltori, provenienti soprattutto da Acireale e Messina.

L'opera di miglioramento da parte di Giovanni Natoli, con ricchissimi investimenti nella piantumazione di vigneti e nella coltura degli alberi di gelso, si protrasse per circa un trentennio, fino a quando la piccola economia subì un rallentamento a causa della sua morte.

Tornando al borgo come è oggi, alle casette sul mare si alternano poi graziosi localini. Durante le serate estive "'a Turri" si anima di gente che dai paesi circostanti cerca il refrigerio offerto dal mare. Lungo il tragitto si incrociano dei vicoli dove in fondo spicca l'Etna.

Alla fine del piccolo borgo gioiello si arriva ad una piazza in cui oltre un bar, si trovano delle panchine e delle fontane, dove la vista del mare rimane sempre costante.

Insomma se non ci siete mai stati, questo è il periodo giusto per visitare un'altra delle meraviglie della Sicilia.
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