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A Palermo l'eleganza era firmata Hugony: storie meravigliose di "profumerie e chincaglierie"
La "bottega storica" che molti palermitani, anche di diverse generazioni, ricordano è di sicuro quella inaugurata nel 1936 nei locali in via Ruggero Settimo 44, chiusa nel 2009
Stabilitisi all’Arenella, secondo quanto riportato dalle cronache, misero in piedi una fabbrica di profumi.
Dopo qualche tempo si separarono e il giovane Hugony avendo tutte le intenzioni di portare avanti questa attività, aprì un primo negozio di profumeria e chincaglieria in via Vittorio Emanuele 204 chiamandolo “Articoli di Parigi”. Senes dal canto suo fece altrettanto aprendo una sua attività vicino all’amico.
In breve tempo la gestione Hugony ebbe molto successo tanto da spostarsi, siamo nel 1920, ad opera di Agostino Hugony, nella più centrale piazza Verdi, nel palazzo Tagliavia. Qualche anno dopo aprì ancora un altro negozio in via Roma all’angolo con via Vittorio Emanuele, nel palazzo Scordato.
Nei locali di proprietà dell´Opera pia Santa Lucia si alternarono diverse generazioni mantenendo sempre, fino alla chiusura, lo stile rigoroso e ricercato che immediatamente si associava al nome Hugony.
Tanti i ricordi di chi ha lavorato nello storico negozio o di chi era affezionato cliente. Entrare “da Hugony” - come si soleva dire - era un’esperienza: varcando la soglia si veniva avvolti da una nuvola di buon profumo delicato e da un’atmosfera di eleganza e rigore anche.
Molti si ricordano delle signore Hugony, Elena e Jole, figlie di Enzo che presero la gestione nel 1985 alla morte del padre; estremamente attente alla forma e anche molto rigide nei modi, assicuravano però un alto livello di professionalità e gentilezza ai clienti.
Non tutti sanno però che la famosa scritta che formò l’insegna del negozio Hugony fu progettata da un palermitano, l’ingegnere e architetto Ugo Perricone Engel.
«Mio padre - ci ha detto Giulio Perricone, figlio di Ugo Perricone Engel (che ci ha concesso in anteprima la foto della cartolina in apertura) - venne chiamato a ridisegnare la disposizione del negozio nel 1935 e contestualmente anche l’insegna. Nei locali che rilevò la famiglia Hugony, infatti, esisteva già un’altra profumeria di proprietà di Angelo Bevilacqua e mio padre fu chiamato a dare un tocco diverso nell’allestimento della nuova sede centralissima.
Di quell’epoca rimangono tante cartoline e immagini storiche che ho ricevuto in eredità proprio da mio padre, che custodisco con grande attenzione e che a dicembre saranno pubblicate nel libro “Palermo in cartolina”. È un dovere mantenere viva la memoria della storia più bella della nostra città».
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