CRONACA
A Palermo i lavori per il restauro del Castello della Zisa: risplende uno dei gioielli Unesco
Gli interventi di restauro riguardano, oltre alla manutenzione di alcuni ambienti dell’edificio, la Sala della Fontana, la terrazza di copertura e il corpo di guardia
Da sinistra: Roberta Bianchini (impresa affidataria), Francesco Paolo Scarpinato, Selima Giuliano, Mario La Rocca, Giovanni Di Piazza (impresa affidataria)
Finanziati con le risorse del Po Fesr 2014-2020 dalla Regione Siciliana, i lavori di manutenzione restituiranno nuovo splendore agli interni, agli esterni e agli apparati decorativi di uno dei beni monumentali più preziosi della Sicilia, parte del patrimonio Unesco.
I lavori sono stati consegnati all'impresa Società Cooperativa Archeologica di Firenze, che deve completarli entro il 31 dicembre di quest'anno, alla presenza dell'assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, del dirigente generale, Mario La Rocca, e della soprintendente dei Beni culturali di Palermo, Selima Giuliano.
«L'investimento di risorse per prendersi cura dei beni culturali siciliani - dice il presidente della Regione, Renato Schifani - conferma l'impegno del governo regionale a tutelare e valorizzare i nostri tesori storici e artistici, che tutto il mondo ci invidia.
L'incremento di arrivi e presenze turistiche nell'ultimo anno in Sicilia dimostra ancora una volta che l'immenso patrimonio culturale del territorio è la vera forza economica della nostra Isola».
L'importo degli interventi, progettati dalla Soprintendenza con l'architetto Maria Serena Tusa, che è anche direttore dei lavori, è di 1 milione di euro. Responsabile unico del procedimento è l'architetto Filippo Davì.
Dopo gli ultimi restauri ultimati alla fine degli anni Novanta, si rende necessario un nuovo intervento per migliorare lo stato di conservazione del Castello della Zisa.
I lavori riguardano, oltre alla manutenzione di alcuni ambienti dell’edificio, principalmente la Sala della Fontana, la terrazza di copertura e il corpo di guardia.
La Sala della Fontana richiede la manutenzione della pavimentazione in ceramica smaltata, dei rivestimenti marmorei, degli affreschi e dei mosaici parietali; per la valorizzazione di questo ambiente verrà ripristinato lo scorrimento dell'acqua, impermeabilizzata la peschiera e creato l'impianto di ricircolo nello spazio seminterrato dell'indiana esistente.
Nella terrazza di copertura, dove un fulmine ha in parte danneggiato gli elementi lapidei sul fronte settentrionale, rivelando la presenza di armature in ferro risalenti ai restauri degli anni Settanta, si interverrà per il risanamento delle armature, con la rimozione degli intonaci di fattura recente e la ridefinizione degli stessi e con la manutenzione della pavimentazione che presenta diffuse muffe e lo zoccoletto distaccato in più punti.
Verranno risanati e implementati gli elementi prefabbricati in calcestruzzo armato, posti su strutture metalliche a copertura dell’indiana, il cui degrado pregiudica la fruibilità del sito; questo risanamento consentirà di accedere alla quota del portico e del piano terra, favorendo una migliore accessibilità al piano della Sala della Fontana.
Altre opere di manutenzione riguarderanno la copertura e gli infissi esterni e interni del corpo di guardia che, oltre ai custodi, ospita attualmente la biglietteria e il bookshop.
Si prevede il ripristino dei locali lato nord, in atto privi di copertura: liberati dagli speroni in muratura, consentiranno il recupero di spazi più ampi per la valorizzazione del sito.
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