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A Palermo era la casa delle artigianelle, ora rinasce: come cambia il convento alla Kalsa

Continua il progetto di riqualificazione del centro storico. Tra le opere, il restauro dell'antico monastero di piazza Kalsa. Cosa prevede il progetto: il punto sui lavori

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 7 dicembre 2024

L'ex Istituto delle Artigianelle in piazza Kalsa, a Palermo (foto Google)

Continua il progetto di riqualificazione del centro storico di Palermo. Un altro importante sito sarà presto oggetto di restauro: stiamo parlando dell’antico monastero delle Suore Carmelitane Scalze, detto delle Artigianelle, sito in Piazza Kalsa.

L’edificio, che racchiude al suo interno numerose testimonianze storiche del capoluogo siciliano, ha una storia secolare che affonda le proprie radici nel 1581, anno della sua costruzione.

Nel 1653 diventa monastero delle suore dell’ordine del Carmelo, le quali alla fine del ‘600 fanno costruire la chiesa di Santa Teresa in Piazza Kalsa, progettata dall’architetto Giacomo Amato, maestro del barocco siciliano.

Nel 1711 il complesso viene collegato da un passaggio aereo, oggi non più esistente, alla stessa chiesa. Succede però che nel 1866 gli ordini religiosi vengono soppressi e l’edificio viene adibito ad Istituto delle Artigianelle, in seguito alla fondazione di un comitato cittadino la cui presidenza viene affidata alla Principessa di Torremuzza.
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Scopo dell’istituzione era di accogliere, di dare assistenza e di impartire un’educazione artigiana a giovani adolescenti abbandonate o rimaste orfane. In attuazione degli interventi del 1939 viene poi demolita parte dell’Istituto determinando la sagoma del complesso storico odierno.

Nonostante l'Istituto delle Artigianelle sia stato negli anni oggetto di interventi d'emergenza puntuali e circoscritti, oggi richiede lavori di manutenzione straordinaria e di restauro radicali.

È previsto il restauro della porzione esistente dell’immobile. A questo proposito verranno razionalizzati i prospetti, verranno abbattute le barriere architettoniche, verranno riqualificati gli accessi e restaurati gli arredi lapidei.

Si lavorerà, inoltre, al recupero del giardino e al ripristino filologico della porzione di edificio non più esistente. Lo scopo è quello di restituire all’immobile la sua storica funzione sociale, insediando al suo interno una serie di comunità e associazioni culturali e turistiche, anche orientate alla manifattura artigiana.

I 7 milioni di euro destinati al progetto rientrano nei 73 milioni previsti dal Cis, Contratto Istituzionale di Sviluppo: un finanziamento del ministero della Cultura, che prevede importanti interventi di restauro degli edifici monumentali del Comune.

L’intervento in questione è, infatti, un punto fondamentale del progetto del Comune di Palermo che mira, anche attraverso la ristrutturazione dell’antico convento, non solo a riqualificare architettonicamente il quartiere della Kalsa, ma anche a recuperare diverse funzioni culturali e turistiche del territorio, contrastando contemporaneamente il degrado sociale dell’area.

Al momento è in corso il progetto esecutivo, la cui fine è prevista per la fine del mese di dicembre. Una volta verificato, Invitalia farà la gara per l’affidamento dei lavori.
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