ARTE E ARCHITETTURA
A Londra con un clic: la collezione completa del British Museum direttamente da casa
L'arte è più forte del coronavirus: dal Regno Unito è a disposizione degli utenti la collezione del British Museum. Ecco come è possibile accedervi
Scacchi di Lewis - British Museum
Nei giorni di lockdown, infatti, c'è spazio per i tour virtuali. Dalla Stele di Rosetta alle sculture dell'Isola di Pasqua, il tesoro del British Museum è online con ben 4.5 milioni di oggetti da osservare e godere in 1.9 milioni di immagini libere, con licenza Creative Commons 4.0 (ovvero per l'uso non commerciale e con credits).
«Siamo lieti di poter svelare questo importante rinnovamento - ha dichiarato il direttore del museo Hartwig Fischer in una nota - e speriamo che questi importanti oggetti possano fornire ispirazione, riflessione o anche solo momenti di distrazione nel silenzio di questo momento difficile».
Il British Museum di Londra, fondato nel 1753, è, ad oggi, il museo dell'universalità per eccellenza: le sue collezioni provengono da ogni angolo del pianeta. Quello che vi attende è un lungo viaggio attraverso tutti i continenti.
Dal vivo non avreste potuto visitarlo in un solo giorno, quindi mettetevi comodi perchè stando seduti al pc potrete soffermarvi tutte le volte che vorrete, ingrandire alcuni dettagli e coglierne degli altri.
Inoltre, se è la prima volta che visitate il British Museum, la cosa migliore è concentrarsi su poche opere alla volta: ecco le prime dieci, quelle che a nostro giudizio sono tra le più importanti.
1. La Stele di Rosetta
È indubbiamente l'oggetto più popolare del museo, oltre che uno dei più raccontati al mondo. La Stele di Rosetta è una stele egizia in granodiorite, rappresenta il documento fondamentale della storia dell'egittologia, che riporta un'iscrizione divisa in registri, in tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco antico.
Rinvenuta nel 1799 a Rashid, città sul delta del Nilo, si presenta come un grosso lastrone di pietra nera la cui superficie risulta completamente rivestita da iscrizioni, fitte e minute.
2. I resti del Mausoleo di Alicarnasso
Annoverato tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, il Mausoleo di Alicarnasso era la tomba di Mausolo, governatore della Caria (una delle tante province greche in Anatolia) tra il 353 a.C. e il 350 a.C.
Costruito da Pitide, vi lavorarono artisti come Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas (quest'ultimo, di Paros). Fu distrutto da un terremoto e attualmente i resti di questa colossale architettura si trovano nel sito di Bodrum (l'antica Alicarnasso) e, in parte, presso il British Museum.
3. Gli scacchi di Lewis
Tra i rarissimi set di scacchi medievali e sopravvissuti, quelli di Lewis - che prendono il nome dalla baia in cui sono stati trovati - sono senza dubbio i più celebri.
Costituiti da 93 pezzi intagliati in avorio di tricheco risalenti al XII secolo, nel 1831 furono ritrovati, per caso, su una spiaggia dell'isola di Lewis, nel nord della Scozia. Oggi, 82 pezzi sono di proprietà e di solito esposti dal British Museum di Londra, e gli altri 11 sono al National Museum of Scotland di Edimburgo.
Tanti sono i misteri legati alla storia e al funzionamento di questi scacchi, tanto da esercitare un indescrivibile fascino: in commercio ne esistono diverse riproduzioni da gioco e persino i giovani maghi di Hogwarts, come si vede nel film "Harry Potter" e la "Pietra Filosofale", ne usavano una variante.
4. Le Statue del Partenone
I Frontoni del Partenone sono due complessi scultorei che decoravano il tempio di Atena Partenos nell'Acropoli di Atene. In marmo Pentelico, sono considerati i capolavori di Fidia e della scultura greca classica in generale.
Le sculture frammentarie si trovano nel British Museum di Londra; una figura e le teste di alcuni cavalli si trovano ancora in loco ad Atene, sul frontone est, e due figure su quello ovest.
5. Il Gioco Reale di Ur
Anche i nostri più remoti antenati amavano i giochi da tavolo: se nel Medioevo erano gli scacchi a dominare la scena, intorno al 2500 a.C. i Sumeri si sbizzarrivano con altre formule ludiche altrettanto articolate.
Una tomba reale del cimitero di Ur, una delle principali città dell'antica Mesopotamia, nel 1920 restituì questa sorta di scacchiera, suddivisa in 20 caselle intagliate nella conchiglia. Si tratta di un pezzo unico al mondo, da molti considerato il più antico ascendente del moderno backgammon.
6. Statua dell'Isola di Pasqua
Tra le presenze materiali più caratteristiche dell'Isola di Pasqua vi sono senz'altro i Moai, le grandi statue monolitiche scolpite nel tufo che, secondo l'opinione più diffusa, vennero erette dalla popolazione locale come protettori delle terra e dei suoi abitanti.
Sull'isola se ne contano più di 600, ma alcune, trafugate in passato dagli esploratori occidentali, si trovano oggi anche in Europa: il British Museum ne custodisce una, chiamata, in lingua Rapa Nui, Hoa Hakananai'a (ovvero, amico rubato).
7. Il Tesoro di Oxus
Il Tesoro di Oxus, risalente al V- IV secolo a.C., rappresenta uno dei ritrovamenti più preziosi della storia dell'archeologia: si tratta di una collezione di 180 oggetti (tra cui spille, bracciali, collane, statuette e diversi tipi di contenitori) tutti in oro e argento e di pregevolissima fattura, a cui si unisce una serie di oltre 200 monete d'oro.
Questo tesoro, rinvenuto alla fine dell'800 nei pressi del fiume Oxus in Tagikistan, è una delle testimonianze materiali più importanti del glorioso Impero Achemide, che dominò l'intera Asia tra il V e IV secolo a.C.
8. Serpente a due teste
Tra i vari dipartimenti del British Museum, quello dedicato alle Americhe è uno dei più sorprendenti. Quando ci arrivate, non dimenticatevi di regalare uno sguardo al serpente a due teste decorato con mosaico di turchese: rappresenta uno degli oggetti aztechi più preziosi nella collezione del museo.
9. Ginger
Forse potrà sembrarvi uno spettacolo un po' macabro ma, se volete un consiglio su cosa vedere al British Museum, non dimenticatevi di Ginger: si tratta della mummia egizia più antica mai rinvenuta, un reperto troppo importante per essere ignorato.
Risalente all'epoca pre-dinastica (3400 a.C.), questa mummia di maschio adulto fu trovata nel deserto di Gebelein, in Egitto, dove le condizioni ambientali estremamente secche hanno consentito una conservazione naturale del corpo del defunto.
10. I ritrovamenti di Sutton Hoo
Quella di Sutton Hoo, sito alto-medievale sulla costa orientale del Regno Unito, fu un ritrovamento importantissimo per l'archeologia anglosassone: i due cimiteri del VI e VII secolo che videro la luce con gli scavi del 1938-1940, restituirono reperti di eccezionale valore, tra cui una nave funeraria arricchita di un prezioso corredo funebre.
Il British Museum custodisce oggi la maggior parte dei ritrovamenti di Sutton Hoo, compreso il famoso elmo con maschera in bronzo e ferro, che appartenne con ogni probabilità a Raedwald, il primo re cristiano dell'Anglia Orientale.
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