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Ricerca e innovazione dalla cultura alle energie: da Palermo una call per ricercatori

Un bando permanente che premia e promuove progetti innovativi in diversi ambiti che vanno dall'agricoltura sostenibile alla biomedicina: a diffonderlo è lo Iemest

Balarm
La redazione
  • 5 ottobre 2019

L'Istituto Euro-mediterraneo di scienze e tecnologia (I.E.ME.S.T.) di Palermo pubblica un bando per premiare e promuovere idee e progetti innovativi e per dare spazio e opportunità ai ricercatori più meritevoli.

Il bando è permanente (scarica da qui il pdf) ed è denominato "Call for proposal": è finalizzato alla selezione e alla promozione di idee e progetti di ricerca e innovazione e di alti profili nei settori di interesse dello Iemest:

Agricoltura sostenibile, biodiversità, sicurezza alimentare e ambiente marino, Biomedicina, Biotecnologie, Bioinformatica, Genetica e Neuroscienze, Energie rinnovabili, efficienza delle risorse e ricerca aerospaziale, Smart city and Community, Industria 4.0.

E ancora: Nanotecnologie e materiali innovativi per la salute, l'architettura e il patrimonio culturale, Scienze per l'Innovazione tecnologica, bio-informatica, brain computer interface, intelligenza artificiale, big data e analytics, Scienze umane e sociali, turismo, sport e patrimonio culturale, tecnologie 3D e realtà aumentata e infine Valorizzazione del Patrimonio culturale, del Territorio, della Salute e dell’Ambiente attraverso le nuove competenze digitali, e altre discipline attinenti ai Dipartimenti e alle Sezioni di ricerca operanti in seno all’Istituto
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Ai candidati che dovessero entrare a far parte del gruppo dei ricercatori dell'Istituto è garantita l'acquisizione di conoscenze specifiche avanzate sempre più richieste dal mercato del lavoro.

Il bando si rivolge prevalentemente a laureati con laurea magistrale in discipline attinenti agli ambiti di ricerca propri dello Iemest, ma è possibile proporre idee anche in settori non attualmente operativi.

L'Istituto svilupperà a proprie spese i progetti più meritevoli e ne curerà la presentazione e l'iter burocratico presso le più importanti istituzioni nazionali ed internazionali. In caso la proposta progettuale fosse ammessa a finanziamento, il candidato proponente che resta proprietario dell'idea, sarà incaricato dallo Iemest, con contratto specifico, per la sua realizzazione.

L'Istituto, da sempre orientato alla valorizzazione e promozione dei talenti e attento alle esigenze del territorio, ha reso questo bando permanente. Negli anni passati, infatti, veniva indetto con cadenza periodica.

«L’obiettivo – afferma il presidente dello IEMEST Bartolo Sammartino - è quello di valorizzare i giovani più meritevoli e connetterli con le risorse messe a disposizione dall'Europa o da altri enti finanziatori che spesso per il singolo, seppure talentuoso, rimangono inaccessibili. Vogliamo potenziare e ampliare spazi di ricerca scientifica altamente specializzati e multidisciplinari contribuendo, contestualmente, ad arginare la fuga dei cervelli dall'Italia e soprattutto dal Sud. Noi crediamo che l’unica possibilità di riscatto della nostra terra sta nel ripartire dal merito».

Lo Iemest è un Organismo di Ricerca, riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica (MIUR), che persegue gli scopi istituzionali di generare, condividere e divulgare la conoscenza e l’innovazione tecnologica.

Il suo scopo è sostenere la ricerca scientifica e tecnologica di elevato standard, favorendo e supportando attività di ricerca e tirocinio di laureati e di ricercatori dell’area Euro-Mediterranea.

In programma importanti progetti di ricerca in corso, fra cui quello che coinvolge l'Agenzia Spaziale Americana (NASA), che vuole dare un significativo e importante contributo alla conoscenza degli effetti dell’assenza di gravità sull’apparato respiratorio, e i risultati avranno ricadute per i successivi viaggi nello spazio, incluse le previste missioni dell’uomo sul pianeta Marte.

La sede palermitana dello Iemest nasce come risultato dell'importante contributo dato al risanamento e al recupero di un rudere dell'archeologia industriale palermitana, da decenni in stato di totale degrado in via Michele Miraglia / piazzetta Briuccia 20 (prima traversa di via Mariano Stabile).

L'edificio dove è situata la sede fu costruito nell'Ottocento e utilizzato per la lavorazione degli agrumi finchè, negli anni Venti del secolo scorso, divenne deposito bellico fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando subì diversi danni.
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