FOOD & WINE
Palermo quinta nella top ten mondiale dei cibi di strada
Secondo un'indagine svolta dalla Virtualtourist, Palermo entra a sorpresa al quinto posto nella classifica sulle migliori città al mondo con un ottimo cibo di strada
A colpire i turisti di tutto il mondo è la varietà del cibo di strada siciliano: si va dal pani ca' meusa, una focaccia farcita con le interiora di vitello (la milza) e con sopra del limone spremuto o con del caciocavallo grattugiato, poi le arancine di riso, i cannoli, lo sfincione, piatto tipico della tradizione natalizia, pane e panelle (frittelle con farina di ceci) e crocchè (palline di patate di forma allungata), le stigghiola e tante altre prelibatezze.
Nella classifica si aggiudica il primo posto Bangkok, in Thailandia, in cui si possono gustare infinite varietà di piatti: insalata di papaya verde, pollo al curry, pad Thai e riso al mango fra i tantissimi, segue al secondo posto Singapore famosissima per i suoi mercati del cibo all'aperto e per gli strepitosi mix fra cucina cinese, malese e indiana. In terza posizione finisce invece Penang, in Malesia. Quarta posizione per la parte vecchia della città marocchina di Marrakech dove cisono un centinaio di chioschi all'aperto dove è possibile assaggiare, fra gli altri, l'agnello arrosto, il cous cous e il kebab.
A chiudere la classifica Ho Chi Minh City, Istanbul, Mexico City e le ultime due posizioni sono per Bruxelles con i suoi cartocci di patate fritte ma soprattutto le dolci waffle e Ambergris Caye nel Belize, per l'originalità del pesce fresco servito direttamente al molo o in barca. Sembra proprio che il “cibo di strada” sia un settore il quale non vedrà mai crisi.
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