ARTE E ARCHITETTURA

HomeNewsCulturaArte e architettura

Il Serpotta restaurato all'Oratorio dei Bianchi

Al via i restauri dell’Eterno di Giacomo Serpotta; la presentazione dei restauri è stata suggellata da una speciale serata tra arte e vino

  • 30 aprile 2010

Intesa raggiunta per il restauro degli stucchi del Serpotta tra l’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, la Sopraintendenza per i Beni culturali di Palermo e uno sponsor privato, l’azienda vinicola Feudi del Pisciotto, promotore dei lavori. La giornata celebrativa dell’intesa, tutta dedicata all’evento, si è svolta venerdì 16 aprile presso l’Oratorio dei Bianchi sito in via dello Spasimo alla Kalsa, cornice che ospiterà il complesso dell’Eterno del Serpotta una volta finiti i lavori, tra circa sei mesi. Certo è un intervento importante, questo, che assicura la tutela delle opere del Serpotta (1656-1732), lo scultore palermitano più rappresentativo dell’estetica barocca, quasi rococò, e rappresentativo, inoltre, dell’uso dello stucco. In origine gli stucchi si trovavano presso l'Oratorio delle Stigmate, ma in seguito alla sua demolizione, furono ricollocati presso alla Kalsa. L'opera del maestro ha trovato la sua collocazione definitiva e con il restauro dell'Eterno verrà finalmente mostrata nella sua integrità.
Adv
Per suggellare l’accordo si è scelto di presentarlo dinanzi ai giornalisti in conferenza stampa con Gaetano Armao, dirigente dei beni culturali Alessandro Campo, la soprintendente di Palermo Adele Mormino e Paolo Panerai alla guida dell’azienda Feudi del Pisciotto, a seguire si è svolto un rinfresco serale nella medesima sede. L’Oratorio dei Bianchi si è trasformato in una location d’eccezione, adatta all’incontro di arte e vino all’insegna del made in Sicily e made in Italy. Già dalla prima mattina l’azienda vinicola Feudi del Pisciotto, sita nel cuore della Sicilia, ha offerto una degustazione di Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon, presentando la Collezione Grandi Stilisti con cui sovvenzionare queste ed altre opere di restauro. L’arte chiama arte anche se di diverso genere, così l’azienda vinicola ha chiamato a raccolta i grandi stilisti italiani del calibro di Ferrè, Versace, Missoni, Alberta Ferretti, cui ha chiesto di disegnare appunto le etichette della Grandi Stilisti. La serata offerta ha voluto celebrare lo spirito di reciproca collaborazione e di esaltazione dei prodotti per cui l’Italia è conosciuta in tutto il mondo: l’arte, il vino e la moda.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

LE FOTO PIÙ VISTE