CULTURA
Palermo verso il Pride Nazionale: oltre ai colori c'è di più
Presentato il percorso che porterà Palermo, simbolo e chiave dei diritti d'uguaglianza della comunità LGTB, al Pride Nazionale quest'anno ospitato nel capoluogo siciliano
Frocio! Tu non sei un uomo. Arrusu! Tu non sei un uomo. Finocchio! Tu non sei un uomo. È così che si uccide un uomo. Un uomo si uccide ogni giorno con le parole che gli si dicono contro. Questi sono i primi versi della poesia “Tu non sei un uomo” di Nino Gennaro, poeta omosessuale di Corleone morto nel 1995. Questi sono i versi provocatori che, con la voce di Massimo Milani, punto di riferimento della comunità Lgbt a Palermo, hanno dato inizio, il 16 marzo al teatro Massimo di Palermo, alla “Conferenza stampa di presentazione del Pride Nazionale” che quest'anno si terrà nel capoluogo siciliano.
Una conferenza per presentare il percorso che condurrà a questo grande evento e al suo apice: i dieci giorni del Pride Village, da lunedì 14 a domenica 23 giugno, comprendenti la manifestazione nazionale di sabato 22. Ma anche per spiegare cosa sia il pride: non solo un'occasione festosa e coinvolgente, ma anche e soprattutto un'occasione per ragionare, per riflettere sulle problematiche politiche e sociali e rivendicare diritti e riconoscimenti. Un momento che esprima il più profondo desiderio di vedere un cambiamento in senso inclusivo nei confronti delle minoranze.
A spiegare i progetti, il senso e l'importanza dell'evento sono intervenuti il sindaco Leoluca Orlando, il direttore dell'Assessorato al Turismo Alessandro Rais, che ha portato i saluti del presidente della regione Rosario Crocetta , i presidenti delle più grandi associazioni nazionali LGBT e la testimonial Maria Grazia Cucinotta.
«Palermo per la prima volta nella storia siciliana ospiterà il Pride Nazionale. Il Pride più a sud d'Europa, per la prima volta patrocinato dalla Regione Sicilia.» ha detto Titti De Simone, presidente del coordinamento Palermo Pride. «Già dal 2010 a Palermo si svolge il Pride, con grande successo. Un tempo si facevano delle manifestazioni che chiamavamo “Gay Pride”. Il nostro però è un movimento inclusivo, un movimento per la lotta dei diritti di liberazione e uguaglianza di tutti e di tutte. Abbiamo fatto un percorso di innovazione: da “Gay Pride” a “Pride”, la casa di tutti e di tutte.»
Un movimento che lega diverse realtà dunque, patrocinato anche dal Comune e da Confindustria, che a Giugno coinvolgerà la comunità LGTB di tutta Italia, lanciando Palermo e cercando di sfatare il mito del sud retrogrado e chiuso, presentando la città come un forte collegamento con le nuove conquiste europee nelle battaglie più dure che la comunità porta avanti da anni in modo di certo non indolore: quelle delle unioni civili, della famiglia, della lotta all'omofobia, dell'attenzione e della cura ai bisogni dei trans. Il tutto tramite una serie di eventi che avranno testimonial d'eccezione quali Eva Riccobono, Emma Dante, Isabella Ragonesi, Leo Gullotta e Maria Grazia Cucinotta, che ha ribadito l'importanza del trasformare le parole in fatti con riscontri concreti.
«È necessario che il Pride non sia descritto in modo sbagliato» ha inoltre detto Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay «Si tratta di una manifestazione colorata, musicale, che esprime libertà e gioia. Ma la cosa fondamentale è sottolineare la forte richiesta di uguaglianza, libertà e dignità identitarie.» Parole che sono state accolte positivamente, ripetute e sottolineate anche dal sindaco e dal direttore Alessandro Rais, che hanno espresso tutto l'appoggio delle istituzioni alla comunità LGTB.
Dopo i recenti episodi di omofobia a Palermo, l'obiettivo degli eventi che porteranno al Pride Nazionale è quello di sensibilizzare i cittadini. Nella speranza di riuscire a far comprendere che, come dice il presidente degli USA Barack Obama, gay rights are human rights. E confidando nel fatto che l'appoggio istituzionale non manchi mai. Neanche quando le luci del Pride si spegneranno.
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