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Isola delle Femmine? È in vendita: arriva l'annuncio degli eredi di Rosolino Pilo

Gli ereditieri dell'Isola delle Femmine hanno pubblicato online un annuncio per la vendita del celebre isolotto, scatenando non poche polemiche e perplessità

  • 23 ottobre 2017

Isola delle Femmine (foto Dario La Rosa)

"Isola delle Femmine in vendita": inizia così l'annuncio shock che in queste ore ha scatenato non poche perplessità nel mondo del web, e non solo.

Pare che i diretti discendenti di Rosolino Pilo, i quattro fratelli che hanno ereditato il celebre isolotto al largo di Capaci, abbiano deciso di metterlo in vendita affidandosi alla Romolini Immobiliare, società specializzata in immobili di lusso.

Alla "modica" cifra di 3 milioni e mezzo di euro i potenziali acquirenti possono ambire a possedere un pezzo di storia della costa siciliana, con le sue architetture antiche, ancora oggi visibili, e con il suo antico bagaglio di miti e leggende, che l'hanno resa così famosa nel tempo.

La leggenda più accreditata sull'origine del nome dell'isola narra che tredici ragazze turche colpevoli di atroci crimini furono spedite su una nave alla deriva. La nave, però, su trascinata da una tempesta fino alle coste di un isolotto sperduto in mezzo al mare e qui le donne vissero in solitudine.
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L'annuncio ha scatenato non poche polemiche in merito alla possibilità di sfruttare privatamente l'isolotto per fini personali, in quanto l'Isola delle Femmine dal 1997 è diventata ufficialmente Riserva per decreto della Regione Siciliana e gestita dalla Lipu - Lega Italiana Protezione Uccelli dal 1998.

Come dichiarato da Vincenzo Di Dio, direttore della Riserva Naturale Orientata "Isola delle Femmine", «chiunque decidesse di acquistare l’Isola delle Femmine, che sarà il benvenuto, certamente preventivamente avrà valutato che i vincoli ambientali sono così chiari e stringenti che non è possibile ipotizzare alcuna forma di "sfruttamento commerciale" o "sviluppo economico" se non quello ambientalmente sostenibile, rispettoso della natura del luogo e consentito dalle vigenti normative».

Il ricco acquirente non avrà, dunque, molta libertà di movimento entro i 15 ettari di superficie, dati i vincoli imprescindibili che ne impediscono un uso "selvaggio".

Potrà senz'altro investire nella ristrutturazione dell'antica Torre che spicca al centro dell'isolotto, progettata nel 16esimo secolo da Camillo Camilliani, figlio dell'architetto fiorentino che realizzò a Palermo la splendida fontana di Piazza Pretoria, e danneggiata nel '43 dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Potrà, ancora, rimettere in sesto gli antichi resti di epoca romana e di epoca medievale.

È certo che, come specifica il testo dell'annuncio, «è possibile ottenere un finanziamento dall’Unione Europea o dal Ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo commerciale e turistico dell’isola».

L'isola della leggenda resta al momento al centro del dibattito, tra chi trova ingiusto che un bene dall'inestimabile valore venga venduto al miglior offerente come se fosse una struttura qualunque, e chi la possiede e ne vuole sfruttare le potenzialità, anche solo per un ritorno economico.
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