CULTURA
I "Frammenti di memoria" di Muovi Palermo
Il progetto "Frammenti di memoria condivisa" sperimenta il linguaggio di comunicazione visuale per raccontare le storie delle vittime della mafia
Enormi pannelli con i volti delle vittime della mafia saranno collocati a Palermo davanti le scuole ed i luoghi in cui in cui hanno trovato la morte. "Frammenti di memoria condivisa", promosso da “Muovi Palermo”, inventa un nuovo modo per raccontare la storia comune facendo uso di strumenti inconsueti: l’idea è quella di utilizzare i mezzi ed i linguaggi tipici della comunicazione visuale dando vita ad una campagna di sensibilizzazione che, alla pari dei messaggi pubblicitari, riesca, nella sintesi e nell’immediatezza ad essere efficace sull’osservatore. Saranno sessanta le istallazioni con immagine in bianco e nero che verranno piazzate per le vie della città. Di queste, dodici sono già state finanziate da Confindustria: il primo pannello, che sarà istallato entro la fine del mese, sarà quello raffigurante il procuratore Pietro Scaglione, assassinato in Via Cipressi nel 1971 assieme all’agente di custodia Antonio Lo Russo.
Il progetto, ideato dall’architetto Danilo Maniscalco, è stato presentato alla presenza tra gli altri, del Pm Nino Di Matteo, i giornalisti Lirio Abbate, Sergio Raimondi, Francesco La Licata, Daniele Billitteri, Giulio Francese, Vittorio Corradino, il Procuratore Capo della Repubblica Francesco Messineo, dei membri di "Muovi Palermo" Danilo Maniscalco, Davide Ruggieri, Marta Genova, dei docenti Franco Di Maria, Nando Dalla Chiesa, Alessandra Dino, dal magistrato Antonio Ingroia, GianBattista Tona. “Frammenti di memoria condivisa” è stato pensato principalmente per un pubblico giovanile: un’immagine che si fa portatrice di messaggi brevi e concisi è forse lo strumento più adeguato per raccontare loro temi di forte rilevanza sociale.
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