ATTUALITÀ
Un giro per locali notturni tra sequestri e irregolarità
Da un po’ di tempo a questa parte si legge nella cronaca cittadina, almeno una volta al mese, del sequestro di qualche locale notturno. La divisione di polizia amministrativa e sociale della questura di Palermo sta ponendo l’attenzione sul panorama dei ritrovi palermitani che, più o meno regolarmente, dimostra di non avere la carte in regola per condurre il proprio esercizio. Si tratta di un illegalità diffusa che coinvolge consumatori, Polizia, gestori e, in generale, il mercato stesso dei locali notturni palermitani. Facciamo un po’ d’ ordine. Per fare delle serate danzanti, sia con gruppi dal vivo che con dj, serve una licenza della questura rilasciata previa autorizzazione di una commissione territoriale che dà il benestare su impianto elettrico, condizioni igienico-sanitarie, requisiti antincendio e staticità del locale. I parametri per ottenere questa autorizzazione sono molto rigidi, e diversamente non potrebbe essere, trattandosi di condizioni minime per garantire la sicurezza pubblica. Quindi ogni esercente dovrebbe predisporre i locali e una serie di perizie, non ultima quella dei vigili del fuoco, che costano tempo e denaro.
La polizia amministrativa da settembre ha compiuto diversi sequestri di locali privi di licenza per serate danzanti, per la somministrazione di cibi e bevande o per occupazione di suolo pubblico. Va quindi lodata l’attività della polizia in fase investigativa e nell’esecuzione dei sequestri disposti dall’autorità giudiziaria. Un po’ meno va lodata per le apparenti omissioni nei controlli post-sequestro.
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