CINEMA E TV
"Ciapani": il trailer del film di Marco Bova che racconta Trapani senza marketing
Il docufilm "Ciapani", di Marco Bova, è un prodotto indipendente dell’associazione Vurria con un contributo dell’associazione Saman
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Un aereo plana sulle saline e tocca terra. Uno straniero arriva e un trapanese se ne va. Nel mezzo, e sotto i piedi, c’è "Ciapani", Trapani senza marketing.
Al netto della vela, dei grandi eventi, del sale a munzeddo, delle processioni di cera, del cous cous e delle promesse della cantieristica navale.
Gaston, argentino, zaino in spalla, si affida alle righe vergate su un notes dall’amico siciliano che lo conduce in un viaggio metafisico attraverso le contraddizioni, i dettagli nascosti e le trame opache di un terra frontaliera.
Dai licenziamenti collettivi dei Cantieri Navali alle storie di “resistenza quotidiana” su una petroliera occupata, dalla pratica del voto di scambio all’estinzione della tradizionale arte del corallo.
Il docufilm "Ciapani", di Marco Bova, è un prodotto indipendente dell’associazione Vurria con un contributo dell’associazione Saman, fondata dal giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988.
Fra le testimonianze raccolte, quelle dell’intellettuale Pietrangelo Buttafuoco, dell’artigiano del corallo Platimiro Fiorenza, patrimonio vivente dell’Unesco, dell’ex procuratore capo di Trapani Marcello Viola e dell’ex senatore Nino Papania.
Il protagonista, Gaston, è Felice Capogrosso, la voce narrante è di Fabrizio Ferracane (candidato come miglior attore protagonista ai David di Donatello, con "Anime Nere"), la fotografia di Francesco Bellina, il montaggio di Marco Fato e le musiche sono di Andrea Terrana.
Al netto della vela, dei grandi eventi, del sale a munzeddo, delle processioni di cera, del cous cous e delle promesse della cantieristica navale.
Gaston, argentino, zaino in spalla, si affida alle righe vergate su un notes dall’amico siciliano che lo conduce in un viaggio metafisico attraverso le contraddizioni, i dettagli nascosti e le trame opache di un terra frontaliera.
Dai licenziamenti collettivi dei Cantieri Navali alle storie di “resistenza quotidiana” su una petroliera occupata, dalla pratica del voto di scambio all’estinzione della tradizionale arte del corallo.
Il docufilm "Ciapani", di Marco Bova, è un prodotto indipendente dell’associazione Vurria con un contributo dell’associazione Saman, fondata dal giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988.
Fra le testimonianze raccolte, quelle dell’intellettuale Pietrangelo Buttafuoco, dell’artigiano del corallo Platimiro Fiorenza, patrimonio vivente dell’Unesco, dell’ex procuratore capo di Trapani Marcello Viola e dell’ex senatore Nino Papania.
Il protagonista, Gaston, è Felice Capogrosso, la voce narrante è di Fabrizio Ferracane (candidato come miglior attore protagonista ai David di Donatello, con "Anime Nere"), la fotografia di Francesco Bellina, il montaggio di Marco Fato e le musiche sono di Andrea Terrana.
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