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Il suo sogno era suonare nell'orchestra di Sanremo: chi è il siciliano che scoprì Arisa

Viene da Castelvetrano dove ha vissuto fino ai 26 anni. Maurizio Filardo ha avuto il coraggio di rincorrere i suoi sogni e di trasformare la sua passione in un lavoro

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 9 febbraio 2024

Maurizio Filardo

Maurizio Filardo, viene da Castelvetrano in provincia di Trapani, dove ha vissuto sino all'età di 26 anni. Era un ragazzo come tanti altri, innamorato della Sicilia e, in particolare, di Selinunte, una terra ricca di storia, di tradizioni, di antiche vestigia e templi.

La sua famiglia gli ha dato la possibilità di crescere in un ambiente culturalmente ricco, ma il percorso artistico non è stato incentivato, anzi, in qualche modo, ostacolato. Dopo i 26 anni si è trasferito a Roma e da quel momento la sua vita è cambiata, radicalmente, si è riempita di passione, di colori dipinti da una vita romana che non immaginava potesse concretizzarsi, di incontri con artisti importanti, di scambi interessanti e stimolanti.

Da bambino desiderava giocare a pallacanestro come professionista, era appassionato di basket americano, ma questo è rimasto un sogno, ben presto sostituito dalla passione per la musica. Questa sua passione nasce casualmente, grazie alla fortuna di avere avuto amici che la suonavano.
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A poco a poco anche in lui si è acceso il sacro fuoco dell'arte ed ha iniziato questo percorso musicale, prendendo lezioni di chitarra. Oggi la sua collezione di chitarre annovera diversi pezzi anche importanti.

Nel tempo, ha studiato e si è perfezionato. Maurizio ha avuto la fortuna di lavorare a Sanremo più volte, ha realizzato colonne sonore per molti film, ma anche produzioni discografiche sia come musicista che come produttore.

Ha avuto il merito di scoprire Arisa, producendo alcuni suoi brani, a partire dalla canzone che vinse "Sanremo giovani".

Ha partecipato a vari programmi Rai, come Sanremo, una trasmissione musicale con Enrico Ruggeri "Una storia da cantare" in due edizioni in cui si trattavano i vari cantanti italiani De André, Celentano, Dalla, Mina, prendendo in considerazione gli artisti italiani che hanno segnato un periodo storico e musicale della nostra penisola.

Ha lavorato con Giorgio Panariello, due edizioni di "Panariello sotto l'albero", con Panariello e Marco Giallini "Lui è peggio di me".

È stato per più edizioni, con Claudio Baglioni, direttore musicale di Sanremo.

Nel 2019 era il Direttore musicale per la parte spettacolo e sempre in quell'anno direttore musicale "Sanremo giovani" e, quindi, ha vissuto personalmente il clima del Festival.

Quest'anno non è coinvolto con la direzione artistica di Sanremo, ma è impegnato nel programma RAI di Virginia Raffele e nei festeggiamenti, a vario titolo di produzione artistica, per i 70 anni della televisione.

Gli è capitato di suonare spesso all'estero. Con il ministero degli Esteri da cinque anni realizza "Sanremo giovani in tour", portando in giro per il mondo i ragazzi che hanno partecipato a Sanremo, girando per i 5 continenti con 90 ore di volo.

Collaborazioni importanti ne ha avute molte, da Daniele Silvestri che gli ha dato la prima opportunità, poi Niccolò Fabi, Max Gazzè, Sergio Cammariere ed altri come Arisa, Claudio Baglioni. Maurizio ha uno studio sotto casa, a Roma dove lavora molto, incide e produce, poi ci sono momenti in cui parte in tour e ritorna.

Riesce, tutto sommato, ad avere una vita normale con i suoi figli e la sua compagna. Maurizio ha fatto tutto da solo, il trasferimento a Roma, il lavoro musicale, gli studi, i sacrifici per studiare e lavorare per mantenersi.

Ha avuto il coraggio di rincorrere i suoi sogni e di seguire la sua passione che si è trasformata in un lavoro. In realtà, desiderava soltanto suonare la chitarra nell'orchestra di Sanremo e, invece, la vita, la fortuna e gli eventi favorevoli gli hanno aperto un mondo pieno di opportunità e successi che neanche lui immaginava.

Maurizio è l'esempio per tutti i giovani che rincorrono i loro sogni che la tenacia, l'impegno e la passione possono portare a successi insperati anche in mondo difficile come quello musicale.

Quindi, a tutti i giovani artisti, ricordiamo di non arrendersi mai e di seguire sempre i propri sogni.
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