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Una vita a Favignana a caccia di tonni: addio a Clemente, uno degli ultimi "rais" di Sicilia

Capelli lunghi bianchi e un viso scavato dalla salsedine, da piccolo marinava la scuola per andare a pescare. A 79 anni è morto il "cacciatore di tonni" di Favignana

Balarm
La redazione
  • 29 aprile 2024

Una vita dedicata al mare, a caccia di tonni.

Capelli lunghi bianchi e un viso scavato dalla salsedine, a 79 anni è morto Clemente Ventrone, vice rais* della tonnara di Favignana, per decenni alla guida della 'ciurma' di tonnaroti.

«Con il mare non si deve scherzare mai», diceva.

Nato a Caserta aveva iniziato a lavorare nello stabilimento dei Florio quando aveva 14 anni, ricoprendo diverse mansioni. «Marinavo la scuola per andare a pescare - racconta in un'intervista - nascondevo i quaderni dietro gli scogli nella prima spiaggia che trovavo di passaggio e me ne andavo con i pescatori».

Prima come "levatore" cioè come colui che eliminava le scatole nella stiva, poi come scaricatore di sale, infine pescatore fino a 18 anni.

Tra gli ultimi "ronchiatori" (tagliatori di teste di tonno) dello stabilimento, dopo la chiusura passò a lavorare alla tonnara come "tonnaroto", uno dei ruoli più importanti della filiera. Lo chiamavano il "leone bianco".
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Fino agli anni '90 è stato in attività sulle barche che portavano a casa i tonni di passaggio, portando avanti i segreti della pesca del tonno e perpetuando la memoria di quella che rimane l'unica vera mattanza di tonni della Sicilia occidentale. Giusto lo scorso 25 aprile, Rai5, aveva mandato in onda uno speciale su Favignana con una sua intervista.

«Non è la corrida né una guerra, ma una lotta per la sopravvivenza - diceva - io il tonno lo rispetto come fosse Gesù Cristo perché ha dato e da da vivere all'essere umano».

Durante la pesca era sempre a fianco del rais* Gioacchino Cataldo, scomparso nel 2018, con lui aveva coltivato una lunga amicizia. «Il tonno più grosso - raccontava - che abbiamo tirato era 740 chili, eravamo in dieci a tirarlo».

Gli scatti che li ritraggono insieme mentre arpionano i tonni o in momenti di pausa, in piazza a Favignana, hanno fatto il giro del mondo.

«Con Clemente, Favignana perde un protagonista della storia della mattanza e dei tonnaroti - ha detto il sindaco Francesco Forgione - il suo volto e la sua immagine hanno rappresentato l'identità delle Isole Egadi in tutto il mondo.

Oggi piangiamo l'uomo generoso e l'amico di tutti, espressione di una comunità aperta al dialogo e accogliente che, anche attraverso l'immortalità dell'immagine del suo viso e dei suoi capelli, continuerà a vivere in chiunque abbia visitato le nostre isole e ne conserva il ricordo».

Il sindaco ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino per martedì 30 aprile, dalle ore 9.30 alle ore 12.00, in occasione dei funerali di Ventrone, che si terranno nella Chiesa Matrice di Favignana.

Tanti i messaggi di vicinanza anche dalla Pro Loco dell'Isola: «Clemente era vice Rais e una voce autorevole nella narrazione della mattanza, una figura storica amata qui a Favignana.

La sua passione per la storia locale e la sua dedizione nel preservare le tradizioni sono stati un faro per la nostra comunità. Le sue memorie rimarranno vive nei nostri cuori».



*Il termine Raʾīs è una parola di origine araba che si può tradurre con capo o presidente, nella tonnara siciliana definisce il capopesca.
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