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Una batteria per suonare "Unniedderè": Flaviano, il musicista siciliano on the road

Il suo progetto l'ha portato in giro per ben 65 tappe in tutta Italia. Il suo obiettivo è quello di diffondere l’amore per questo strumento, solitamente relegato dietro agli altri

  • 4 febbraio 2021

Il "batterista on the road" Flaviano Pennisi

Dal 2016 Flaviano Pennisi, “batterista on the road” siciliano, come è stato definito, porta in giro il suo “Suonare unniedderè project”, ovvero “suonare ovunque”.

Il suo strumento in fin dei conti non è difficile da spostare da una parte all’altra e Flaviano non si lascia certo scoraggiare da nessun impedimento, girando e suonando - ormai da cinque anni - l’Italia, in luoghi d’arte e non solo.

«Ho cominciato a suonare da piccolissimo - ci ha detto Pennisi - mio padre già coltivava la passione della batteria e quindi ho avuto sempre sotto mano questo strumento.

Ho iniziato così per gioco a suonare poi negli anni ho preso lezioni, anche da grandi maestri italiani, e adesso nel suonare la batteria unisco la mia passione al lavoro.

“Suonare unniedderè project” nasce dal desiderio di diffondere l’amore per questo strumento che solitamente è relegato dietro agli altri ma che è fondamentale perché tiene il tempo e il ritmo.
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Sono partito con il progetto da Palagonia, il mio paese d’origine, cercando ogni volta di unire alla performance musicale anche altre informazioni culturali, come si può vedere dai video che realizzo, legate al luogo scelto così da far conoscere, attraverso la batteria, anche le bellezze del nostro paese».

Sfondi "eccezionali", spesso naturali ma anche architettonici, accompagnano le sue esibizioni e c’è voluto poco perché Flaviano Pennisi venisse notato, e anche chiamato, da sindaci o personalità per portare in altri luoghi la sua musica e la sua “arte contaminata”.

«In cinque anni ho già realizzato 65 tappe di questo progetto. Quasi sempre ho scelto io le località ma sono anche stato richiesto, come è stato per la tappa a Mazzarino, dove mi sono esibito dentro il castello, considerato uno dei più belli al mondo».

Il progetto di Pennisi, alquanto particolare, ha fatto notizia non solo in Italia, trovando spazio anche su riviste di settore internazionale, mentre, in Sicilia, gli ha portato anche qualche riconoscimento.

Nel 2019 gli è stato assegnato a Catania il premio “Uomo siciliano dell’anno” mentre allo Sciacca Film Fest, tre anni fa, è stato premiato per essersi distinto a livello internazionale.

Ciò che spinge Flaviano è di certo la grande passione - oggi diventata anche una professione - per la musica e per la batteria, compagna fedele che ha aperto a nuove collaborazioni.

«La 65esima tappa, realizzata a Villa Borghese a Roma, è stata presentata da Giancarlo Magalli mentre per coronare i primi cinque anni del mio progetto ho pensato di realizzare un video con le tappe più significative.

Per l’occasione l’attore Stefano Fresi ha scritto un monologo che unisce questi momenti, arricchendo ancora di più questa che considero come una tappa celebrativa del mio percorso».

Dopo aver toccato praticamente tutte le province siciliane e tanti luoghi in Italia, Flaviano continua a pensare in grande.

«Se si pensa alla grandezza del mondo praticamente “Suonare unniedderè project” non ha una fine temporale.

Ho in mente, appena la pandemia lo permetterà, di organizzare tappe in Europa e poi, chissà, anche oltre. L’entusiasmo e la passione di certo non mi mancano».
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