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Un tesoro impressionante di oltre 11mila pezzi: Catania è pronta per il Museo Egizio

Anche se si parlava di un’apertura già nel 2018 è un progetto che probabilmente vedrà la luce nel 2020: sono tre le collezioni in allestimento all’ex monastero dei Crociferi

Balarm
La redazione
  • 13 novembre 2019

Uno scatto della collezione del museo Egizio di Torino

Mummie, animali imbalsamati, papiri e tanti altri reperti storici trasportano il fascino dell'Egitto in Sicilia e ammaliano visitatori in arrivo da ogni dove: parliamo dell'apertura del museo Egizio a Catania e dell'esposizione delle opere nascoste del castello Ursino. Tutti gli accorgimenti richiesti sono stati portati a termine e si attende soltanto la visita della Sovrintendenza torinese per avere il via libera definitivo al trasferimento dei reperti.

Anche se si parlava di un’apertura del museo Egizio già nel 2018, è un progetto che probabilmente vedrà la luce nel 2020 e al quale si lavora dal 2009: tre le aree che apriranno i battenti all’ex monastero dei Padri Crociferi che verrà allestito ad hoc per ospitare una succursale ufficiale del museo Egizio di Torino, tra tesori al momento custoditi nei depositi del castello Ursino e il museo della città.

L'idea è nata da una semplice conversazione che si concretizza in un vero e proprio esperimento culturale: è partita infatti dall'ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, la proposta rivolta al presidente e al direttore del Museo Egizio di Torino di creare una filiale del museo nella città siciliana, per poter ospitare i reperti oggi conservati nei depositi per mancanza di spazio.

Parliamo di più di undici mila pezzi che raccontano la magnificenza dell'arte egizia da catalogare ed esporre, rimasti fuori dall'esposizione di Torino: una delle più importanti al mondo relativamente alla cultura egiziana, inserita dal Times nella classifica dei 50 musei migliori.

Sullo stesso piano che vedrà allestita la collezione egizia, ma di fatto nell'altra ala dello spazio, saranno esposte le collezioni nascoste del castello Ursino: da progetto i due musei sono concepiti per essere strettamente legati anche nella logisitca tra aperture contemporanee e un’unica biglietteria.

Il "terzo museo" che verrà allestito al monastero è una sorta di "museo della città" da intendere come un racconto multifunzionale di Catania, basato sui quattro elementi (l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria) ma siamo agli albori del progetto, in attesa della gara d’appalto.

Le opere sepolte nei depositi del castello Ursino, tesoro di tutti i cittadini, sono ancora nascoste da oltre 11 anni.
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