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Un luogo segreto nascosto nell'entroterra: in Sicilia c'è la "Cascata dei Fiori"

Un luogo magico. In pochi ettari è racchiuso il mondo fiabesco descritto nei libri. Tutto è vero, esiste, a pochi chilometri da una cittadina a due passi da Palermo

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 5 novembre 2024

La Cascata dei fiori in Sicilia (foto da Facebook di Marcopiroz)

L'entroterra siciliano non smette mai di stupirci. Luoghi incantevoli che nascondono segreti inesplorati. Occorre tanta attenzione per non perdersi nei meandri della natura. Una volta entrati, gli ambienti si lasciano desiderare dall’uomo, al patto di rimanere un fedele osservatore.

A pochi chilometri dal borgo di Santa Cristina Gela è possibile scoprire la Cascata dei Fiori. È inutile ripetere lo stesso motivetto di sempre: Google Maps è un maestro degli inganni. In un primo momento opta per la via Caruso e, superato un ponte (periodo?) abbandonato, si intrufola in percorsi sterrati e tortuosi.

Grazie all’intrepido intuito umano, occorre precisare quale sia la vera e unica strada per raggiungere le meravigliose cascate. A circa tre km dalla ridente cittadina, l’obiettivo è spingersi fino all'agriturismo Pianetto. Superato il baglio - tra una discesa che mette a dura prova gli animi in fibrillazione e la successiva salita - sono 800 (a prova fatta) i metri esatti che occorrono per raggiungere il cancello. Nel frattempo, lo scenario cambia visibilmente colore.
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Una dura vegetazione volta alla coltivazione di fichi d’India ci ricorda che siamo in Sicilia. Durante il mini-processo di allontanamento dal suddetto colle, le coltivazioni di uliveti diminuiscono e lasciano spazio a un piccolo canyon. Anche i suoni - di per sé particolari - partecipano al cambiamento.

È in atto la trasformazione, quella che spinge fin e oltre “il cancello arrugginito”. I piedi sono ben piantati su un percorso tracciato. Alla nostra destra partecipano festanti alcuni alberi di limoni. Odori e profumi siciliani non si dimenticano, mentre alla sinistra “sintemu scrusciu d’acqua”.

In quel momento realizziamo di non essere lontani dalla cascata, o almeno da un ruscello che nasconde qualcosa di eccezionale. Circa 50 metri di sterrato, una curva e di fronte a noi spunta un "ponte alla rinfusa" fatto con una tavolozza di legno. Cimentarsi nel breve passaggio o scegliere la seconda via?

Così ci caliamo in uno dei mondi naturali di questa terra. A pochissimi metri “lu scrusciu” racconta una storia. Immersi tra rovi, asparagi, querce e finocchi selvatici, cerchiamo di trovare lo spazio necessario per immortalare immagini di ogni tipo. Si ha la sensazione che studi, ricerche e fonti non abbiano credito nei confronti della bellezza visiva.

Uno dei rari casi dove la natura ha creato un capolavoro senza l’intromissione dell’ “artigianato umano”. Prende corpo l’idea di sapere le origini del nome. Improvvisamente cadono delle foglie color rossastro nelle acque pure, incontaminate. E se avessimo ricevuto la risposta immediata? La camminata continua tra ciottoli "semi-bagnati" con il rischio di scivolare in acqua. Messo piede sul lato opposto, gli avventurieri oppongono resistenza al timore di non farcela.

Vale la pena! Davanti ai curiosi si presenta la cascata nelle sue caratteristiche principali. Diventiamo i protagonisti inaspettati, specchiandoci nel laghetto naturale cristallino.

I contorni nascondono particolari non indifferenti a partire dalle rocce bianche polverose. Flora e fauna si mescolano in un tutt’uno senza fronzoli, simbiosi perfetta ultrasecolare. Il corso d’acqua si dirige verso ampie distese color verde-giallastro. Rimaniamo impotenti di fronte allo strapotere della natura. Osserviamo, scrutiamo, ascoltiamo e… fotografiamo. Ogni scatto rappresenta la “grande bellezza siciliana”.

La via del ritorno lascia l’amaro in bocca. La Cascata dei Fiori è magica. In pochi ettari è racchiuso il “mondo fiabesco” descritto nei libri. Tutto è vero, esiste, a pochi chilometri da Santa Cristina Gela e lontana dalle indicazioni di Google Maps.
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