ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsTurismoItinerari e luoghi

Un incanto che è risorto dopo il terremoto: cosa vedere (in Sicilia) nella "città dei ponti"

Un luogo ricco di bellezza artistica e architettonica che vale la pena visitare. Vi portiamo nella Sicilia orientale, in una delle città più importanti per il barocco

Federica Puglisi
Giornalista
  • 28 aprile 2024

Ragusa

Una città che è "risorta" dopo un terremoto che l’ha devastata. Un luogo ricco di incanto che vale la pena visitare, per ammirare le sue bellezze artistiche e architettoniche.

Ragusa, in Sicilia orientale, è considerata una delle città più importanti per il barocco.

Il terremoto del 1693 che colpì la Sicilia orientale provocando molti morti e soprattutto distruggendo monumenti ed edifici, fu il punto di svolta per questa città. Dopo la tragedia, infatti, la ricostruzione che venne avviata ha permesso di realizzare dei veri capolavori d’arte barocca. Infatti la città “rinacque” dalle sue macerie, in due parti.

La Ragusa superiore e quella inferiore, nota come Ibla, un salotto a cielo aperto e di grande incanto. Se volete trascorrere una giornata alla scoperta delle tante meraviglie di questa città, dunque, potete approfittare dei tanti percorsi per ammirare le chiese, i palazzi, i musei e poi gustare i piatti tipici della gastronomia iblea.
Adv
La città di Ragusa è anche chiamata "città dei ponti".

Infatti presenta tre strutture molto pittoresche e di valore storico. Ma è anche città patrimonio Unesco, infatti venne inserita nel 2002 nella prestigiosa lista insieme ai comuni del Val di Noto. Ma qual è la storia di questa città. Dominata da Arabi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, passò poi sotto il controllo della famiglia francese dei Chiaramonte. E furono gli anni più importanti per le opere architettoniche costruite.

Dal portale della chiesa di San Giorgio, alla Chiesa di Santa Maria delle Scale. Poi il potere con i Cabrera fino al terremoto che la segnò duramente. Dopo il sisma la divisione in due centri.

Da una parte Ibla, ricostruita sull’antico sito medievale, e dall’altra Ragusa superiore, che venne costruita sul pianoro, dove si possono ammirare la cattedrale di San Giovanni e palazzi gentilizi. In entrambi i centri, quindi, si può ammirare tanto del barocco locale.

Dalla Cattedrale di San Giovanni Battista con architetture tardo barocche. Presenta una facciata con tre portali decorati, colonne, e un imponente campanile.

Tanti i dipinti, statue e affreschi del suo interno. E poi ancora si può visitare Palazzo Zacco, costruito nel XVIII secolo, Palazzo Bertini, con la sua bella facciata decorata. La Chiesa di Santa Maria delle Scale, di origine gotica, con navata con archi gotico-catalana e la sua suggestiva scalinata.

E poi la Chiesa di Santa Maria dell’Itria, risalente al XVIII secolo con il suo campanile, decorato con maioliche colorate che creano un effetto straordinario e affascinante. All’interno della chiesa, si trovano magnifici altari in stile barocco, con colonne e decorazioni che rappresentano un altro esempio di arte e architettura del Barocco.

Da vedere anche Palazzo Cosentini, la Chiesa delle santissime anime del Purgatorio. Il Giardino Ibleo, uno dei giardini più antichi e suggestivi della città, con le sue palme, fontane e statue. Si possono anche visitare i tanti musei che racchiudono i tesori della città.

Dal Museo Archeologico Ibleo, al Museo del Tempo Contadino, al Museo della Cattedrale e quello del Duomo. E poi spazio al gusto con gli assaggi dei piatti tipici di Ragusa. Dal Caciocavallo Dop, alla scacce, dalle ‘mpanatigghie e i torroni di mandorla.

E poi si possono anche assaggiare i tanti vini della produzione locale. Ragusa infatti basa la sua economia soprattutto sull’agricoltura e sulle tante produzioni della terra.

Se volete dunque immergervi in una città fuori dal tempo, visitare Ragusa è una tappa obbligata per il fascino delle sue architetture, per il clima caldo, per il paesaggio che la circonda.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI