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Un cognome che lascia pochi dubbi, Fabio Quartararo: campione dal sangue siciliano

I bisnonni del pilota di MotoGP hanno lasciato Palermo e Calatafimi su una nave diretta a Tunisi per lavorare in una filiale locale della Banca d’Italia. Lui però pensa in italiano

Balarm
La redazione
  • 20 aprile 2021

Fabio Quartararo

«Sono francese, preferisco parlare in spagnolo, penso in italiano». Si presenta così Fabio Quartararo, pilota motociclistico che si sta facendo notare posizionandosi, sempre più spesso, sul podio nelle gare di MotoGP.

Classe 1999, gareggia con la bandiera francese perché, a dispetto di un nome e cognome dalle inequivocabili origini, è nato a Nizza. Il cognome, soprattutto, conferma più che tradire le sue origini italiane, nella fattispecie siciliane.

I bisnonni di Quartararo, infatti, hanno lasciato Palermo e Calatafimi su una nave diretta a Tunisi per lavorare in una filiale locale della Banca d’Italia.

Il nonno di Fabio, a sua volta, tornitore di professione, è scappato in Francia dopo la dichiarazione d’indipendenza del 1958.

È qui che è nato Etienne, il padre di Fabio, anche lui pilota di moto che gestisce un negozio di ferramenta a Nizza, dove ha incontrato Martine Adamo.

Martine ha genitori siciliani, che vivevano nello stesso quartiere di Tunisi dei Quartararo. Etienne e Martine si sono sposati e hanno avuto due figli: Anthony e Fabio.
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E se il primo, Anthony, non ne ha più voluto sapere di moto dopo la prima caduta, Fabio, sempre dopo la prima caduta, con le lacrime agli occhi ha detto “voglio correre ancora”.

Sembra essere nato da questo espediente il soprannome che accompagna il giovane campione e cioè “El Diablo”.

A caratterizzare il giovane a cui nelle cronache delle corse aggiungono un accento - prettamente francese - sulla o finale del cognome, sono, oltre alle radici siciliane anche una serie infinita di tatuaggi, in continua evoluzione.

Al momento El Diablo, che per quanto riporta chi lo conosce personalmente è di certo più veloce che diabolico, è stato il più giovane a conquistare la pole in MotoGP nel 2019.

Dopo i 192 punti conquistati ha aperto il 2020 con la sua prima vittoria in classe regina, traguardo ma raggiunto, a parità di condizioni, da nessun connazionale dal 1999.

Non ha paura di dire le cose in faccia Fabio Quartararo e di apparire presuntuoso tanto da ammettere che, se fosse lui a scrivere su se stesso, si definirebbe un fuoriclasse.

Dopo un momento di down, nel 2016, in cui non conquista nemmeno un podio durante tutto il mondiale, nel 2017 sale comunque di categoria e c’è qualcuno che punta su di lui, riconoscendo talento e potenzialità in crescita.

È Luca Boscoscuro, ex pilota veneto che ha creato la scuderia Speed UP in Moto2, e che lo porta ad approdare in MotoGP e ai risultati odierni.

Quartararo è sempre stato decisamente precoce (la Moto 3 è arrivata anche a cambiare le regole per lui) e la sua scalata agli altari dei motociclisti professionisti altrettanto. Tuttavia, come ha dichiarato, rimane un ragazzo a cui piace viaggiare, correre e, in sostanza, vivere.
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