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Un'altra onda arcobaleno travolge Palermo: c'è la data del Pride 2025

Torna il Palermo Pride 2025: la coloratissima manifestazione per i diritti si terrà l'estate prossima e l'organizzazione annuncia la data tramite Instagram

Balarm
La redazione
  • 18 ottobre 2024

Una foto del corteo del Palermo Pride 2017 (foto di Giuseppe Mazzola)

Inno alla libertà, ai diritti e all'orgoglio Lgbtqia+: i colori del Palermo Pride 2025 travolgeranno Palermo. La città dice sì all'evento che si terrà sabato 21 giugno 2025.

«Orgoglio contro la vergogna universale. Difesa dei diritti delle donne? Difesa delle bambine e dei bambini?». Inizia così il post su Instagram con cui l'organizzazione ha annunciato il giorno della manifestazione, la prima dopo la tragedia di un giovane ragazzo gay palermitano che si è tolto la vita affidando a una lettera d'addio il suo coming out: «Scusatemi se non ho amato una donna».

Dietro a quell'arcobaleno dai colori sgargianti ed intensi, c'è resistenza politica e costanti riflessioni in seguito alle vicissitudini che si sono verificate nell'ultimo anno, tra cui l'attacco di Carolina Varchi in occasione del Palermo Pride 2024 e l'approvazione della legge contro la maternità surrogata.

A svelare il giorno della parata è stata l'organizzazione palermitana Palermo Pride attraverso il profilo Instagram: «Orgoglio contro la vergogna universale. Difesa dei diritti delle donne? Difesa delle bambine e dei bambini? No, dietro la legge Varchi c'è un solo proposito: criminalizzare, attraverso un abominio giuridico, famiglie, bambini, coppie omosessuali ed eterosessuali, con un furore ideologico cieco e feroce.
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Se la maggioranza taglia tutti i servizi che può ignora le disuguaglianze economiche e territoriali, sostiene il regime israeliano nel genocidio della popolazione palestinese, reprime il dissenso politico, allora la battaglia per la Gpa reato universale rappresenta una delle tante battaglie, tutt'altro che solo simboliche, per affermare il suo disprezzo delle persone Lgbtqia+ e riscrivere la Costituzione.

Nulla di sorprendente da chi, il giorno del Palermo Pride 2024, dichiarava 'Nessuna delle vostre rivendicazioni sarà mai legge'. Perché la loro priorità è combattere le nostre rivendicazioni, minacciare l'autodeterminazione delle donne, combattere la violenza di genere con il diritto penale invece che con l'educazione.

Noi, dal nostro canto, restiamo uniti nel rivendicare più autodeterminazione, più diritti, più scuole, più ospedali, più cura, più pace, più uguaglianza per tutte e tutti. Non lasceremo che questi provvedimenti creino l'ennesima (reale, purtroppo non simbolica) ondata di odio verso le famiglie omogenitoriali e tutte le persone Lgbtqia+.

Alla violenza risponderemo con la rabbia, che continua a non bastarci e a cui, ancora una volta, affiancheremo l'orgoglio. Un orgoglio universale che vi travolgerà, perché nessuna delle vostre idee maschiliste riuscirà mai a essere realtà, finché presidieremo ogni spazio, qualsiasi cosa dica la legge.

E in questo giorno così importante chiamiamo a raccolta tutti coloro che non vogliono condividere la vergogna di criminalizzare famiglie, bambini, persone Lgbtqia+».

Ieri il provvedimento che sancisce la maternità surrogata come reato universale è stato approvato dal Senato. Dunque il decreto, che ha come prima firmataria la deputata di FDI, Carolina Varchi e che aveva ricevuto il via libera dalla Camera il 26 luglio 2023, diventa legge.

Durante il Palermo Pride 2024, Varchi aveva dichiarato di aver preso le distanze dal patrocinio concesso al corteo sostenendo che: «Finché ci saremo noi al governo la 'rabbia' e il 'conflitto' propugnati dagli organizzatori della manifestazione saranno destinati a rimanere parole al vento e nessuna istanza, dalle trascrizioni allo sdoganamento della surrogazione di maternità, troverà accoglimento».
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